Jaguar Land Rover pensa alla mobilità a idrogeno. Il costruttore inglese ha intenzione di iniziare entro la fine dell’anno i primi test del sistema a celle a combustibile utilizzando come veicolo di base una Land Rover Defender. “L’idrogeno ha un ruolo importante da svolgere nel futuro mix di propulsori in tutto il settore dei trasporti e, insieme ai veicoli elettrici a batteria, offre un'altra soluzione a zero emissioni per i nostri modelli”, dice Ralph Clague, responsabile del dipartimento di celle a combustibile di Jaguar Land Rover.
Il progetto verrà finanziato in parte dagli incentivi governativi britannici per lo sviluppo di nuove tecnologie pulite (circa 10,1 milioni di euro) ed è realizzato in collaborazione con alcuni partner tra cui Delta Motorsport, AVL, Marelli Automotive Systems e UK Battery Industrialization Centre (UKBIC). Secondo l’Agenzia internazionale per l'energia (IEA), entro il 2030 la distribuzione di veicoli alimentati a idrogeno potrebbe superare i 10 milioni unità a livello globale grazie a 10mila stazioni di rifornimento.
Un motore, due serbatoi
L’obiettivo del progetto è capire se un propulsore a idrogeno sia in grado di soddisfare le richieste dei clienti Land Rover senza compromettere capacità di traino, doti in fuoristrada e guidabilità. Lo schema propulsivo utilizzato per il prototipo della Land Rover Defender prevede un motore elettrico posizionato all’anteriore, seguito da un primo serbatoio di stoccaggio dell’idrogeno (al momento la capienza non è stata comunicata). In successione ci sono un pacco batterie fuel cell e una seconda e più grande bombola per l’idrogeno. Il progetto del costruttore inglese segue così gli altri attori della mobilità a idrogeno: da Toyota a Hyundai a Bmw a Renault per i veicoli commerciali.