"L'Europa sta forzando la produzione delle auto in senso più ecologico. Sappiamo che diversi Paesi, come Spagna e Francia e altri hanno definito una data limite, tra il 2030 e il 2040, in cui non sarà più possibile commercializzare mezzi a combustione interna. L'Italia non ha ancora preso una decisione di questo tipo ed è una discussione che stiamo facendo con il ministro Cingolani, visto che è il ministero della Transizione ecologica deve preparare il nuovo piano nazionale integrato di energia e clima. E' un tema ineludibile, non per punire qualcuno, ma per dare un indirizzo chiaro anche al settore privato''. Così il Il ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, Enrico Giovannini in un intervento all’Automotive Business Forum organizzato da “Il Sole 24 Ore”.
Avanti con le rinnovabili
Riferendosi al processo di decarbonizzazione intrapreso anche dal nostro Paese, con l’obiettivo di ridurre le emissioni del 55% nel 2030 e del 100% nel 2050, Giovannini ha sottolineato come “la mobilità debba dare assolutamente il proprio contributo. Ci sono tecnologie già disponibili, pensiamo alle auto elettriche, ma poi bisogna produrre energia in modo coerente con gli obiettivi, facendo sì che siano le rinnovabili a coprire l'intero fabbisogno’’.
Il ministro ha parlato anche della filiera dell’auto nazionale che “deve essere sulla frontiera e decisa nel cambiamento. Molte delle nostre imprese producono per case internazionali e quindi svolgono un ruolo centrale nella transizione energetica, ma lo potranno fare se staranno sulla frontiera dei materiali, dell'innovazione digitale ed energetica’'.
Strumento di mobilità
Giovannini ha parlato anche del futuro. "Le automobili - ha detto - sono e resteranno uno strumento di mobilità certamente centrale per molti anni, ma ci sono alcuni “ma”. La domanda anche da parte degli adulti e delle persone che possiedono le autovetture, si sta spostando rapidamente verso mezzi più ecologici, elettrici o ibridi. I costruttori stanno facendo un grosso investimento in questa direzione".
"Dall’ultimo studio presentato da ACI - ha continuato - sappiamo che i giovani hanno un approccio molto diverso. Solo uno su otto considera oggi l’automobile un elemento centrale dell'affrancarsi dalla famiglia, per muoversi. Questo è un elemento culturale molto rilevante, che non è solo dovuto agli effetti della pandemia, e quindi alla crescita della mobilità dolce come le biciclette o i monopattini. Si tratta di un cambiamento che è in linea con la sensibilità ecologica più forte rispetto alle generazioni precedenti''.
Campagna di sicurezza
Giovannini - in una nota pubblicata sul sito del suo Ministero - ha preannunciato la prossima realizzazione di "una nuova campagna sulla sicurezza stradale". Questo, in particolare, a corollario dell'indagine resa nota da Istat sulle intenzioni degli italiani durante le prossime vacanze estive. "Spostarsi lungo la penisola in auto è la propensione della stragrande maggioranza degli italiani", che sceglieranno soprattutto (oltre l'80% nella rilevazione dell'Istituto di statistica) l'auto propria per le imminenti ferie. Il ministro, nella comunicazione, prende anche l'impegno a "ridurre al minimo i disagi provocati da cantieri su strade e autostrade".