C’è sempre più mistero intorno al futuro del Project Titan, il programma di sviluppo dell'autonoma di Apple, spesso al centro di illazioni e “voci” di imminenti novità. Nei giorni scorsi un altro manager del settore, Dave Scott, che ha guidato i team che lavorano sulla robotica legata all'auto, ha lasciato Cupertino per diventare ceo di Hyperfine, società di assistenza sanitaria che sviluppa sistemi di risonanza magnetica di nuova generazione.
Si tratta della terza defezione negli ultimi mesi. A fine marzo scorso Jaime Waydo, responsabile per Apple dei team di sicurezza e regolamentazione delle auto autonome, si è dimesso per diventare il chief technology officer di Cavnue, start up focalizzata sulla sicurezza delle driverless sulle strade pubbliche. A febbraio, Benjamin Lyon, che ha contribuito a creare il team di auto originali di Apple diversi anni fa ed è stato fondamentale nello sviluppo del progetto, ha lasciato a sua volta, per diventare l'ingegnere capo di Astra, una società che sviluppa la tecnologia per l'invio di satelliti nello spazio.
Il progetto continua
A capo del progetto rimane ancora Doug Field, un ex ingegnere alla Tesla, insieme a un team di gestione di meno di una dozzina di dirigenti, tre dei quali appunto hanno lasciato negli ultimi mesi.
Mark Guran, esperto della realtà Apple, ha commentato a Bloomberg: “Perché un ingegnere dovrebbe lasciare una azienda come quella di Cupertino nel bel mezzo di un progetto? Evidentemente le difficoltà sono più grandi di quanto si pensasse”. Guran non ha comunque dubbi sulla prosecuzione degli sforzi: “Apple sa bene quanto sia difficile fare un’auto ma non vuole lasciare questo spazio ai rivali, come Google o Amazon. Quello che vuole creare è un ambiente tutto suo nel quale la tecnologia proprietaria - come gli smartphone e l’auto - dialoghino senza che intervengano altri concorrenti”.
Una lunga storia
Apple ha iniziato a lavorare sulla sua tecnologia automobilistica nel periodo 2014-15 e originariamente sperava di lanciare l’auto entro il 2019: nel dicembre scorso un rapporto di Reuters ha allontanato l’obiettivo di almeno altri tre anni. Nei mesi passati l’idea di una elettrica e autonoma Apple è tornata alla ribalta dopo che si è parlato di un possibile accordo in Corea, prima con Hyundai - o con la controllata Kia - e poi anche con Magna e Lg.
Secondo quanto riferito, l'auto sarà caratterizzata da un design della batteria di "livello successivo" che - si dice - ridurrà notevolmente i costi. E che i giochi non siano fatti lo testimonia anche l'attività che circonda il progetto: recentemente Apple ha ottenuto il brevetto per un nuovo parabrezza, dotato di un pannello di sicurezza, in grado di estendersi come una rete in plastica o di tessuto, che si attiverebbe in caso di impatto per proteggere i passeggeri.