Nel giorno in cui l'Italia festeggia la nascita della Repubblica - sancita dal referendum tenutosi 75 anni fa, il 2 giugno del 1946 - ripercorriamo la storia del parco auto in servizio presso il Quirinale, casa del Capo dello Stato italiano.
Le origini
Fin dal gennaio 1948, con il primo Presidente Enrico De Nicola, che tuttavia non soggiornò al Quirinale ma a Palazzo Giustiniani, i garage presidenziali sono stati occupati soprattutto da vetture di produzione italiana. Nel primo periodo post bellico la scelta dei mezzi era limitata a quattro Fiat 2800 Torpedo decappottabili di rappresentanza, una Balilla a tre marce e un'Isotta Fraschini.
Con l'insediamento di Luigi Einaudi - in carica da maggio 1948 al 1955 e il primo che prese la residenza nel palazzo del Quirinale - si assiste però a un rinnovamento del parco auto con l'acquisto di una Lancia Aurelia, un'Alfa Romeo 1900 e di alcune Fiat Topolino Giardiniera.
Le Flaminia
Le leggendarie Lancia Flaminia 335 arrivano con la presidenza di Giovanni Gronchi (1955-1962): ne furono commissionate 4 a Pininfarina (Belfiore, Belmonte, Belsito e Belvedere) in occasione della visita della Regina di Inghilterra. Oggi ne restano solamente due, il cui utilizzo è limitato alle cerimonie speciali e alle visite straordinarie. Tra i passeggeri più noti che hanno preso posto sui sedili della Lancia anche il Presidente John F. Kennedy.
Antonio Segni (1962-1964) utilizzava un'Alfa Romeo 1900S, Giuseppe Saragat (1964-1971) la Fiat 130 e le nuove Flaminia. Due Alfa Romeo 2500 blindate entrano nel garage del Quirinale con Giovanni Leone (1971-1978).
Presidente in Maserati
Sandro Pertini (1978-1985) è invece ricordato come il presidente in Maserati: per lui la Casa modenese realizzò una Quattroporte blindata, con un ripiano porta pipe personalizzato, una vettura che suscitò la scherzosa disapprovazione di Enzo Ferrari durante una visita di Pertini a Maranello nel 1983 (per via della storica rivalità tra Ferrari e Maserati).
Per gli spostamenti in incognito, invece, Pertini utilizzava una De Tomaso Deuville blindata, basata sullo stesso pianale della Quattroporte e donata da Alejandro De Tomaso (l'imprenditore all'epoca era anche proprietario di Maserati). Questa vettura non era in dotazione al parco auto del Quirinale, bensì alla Polizia di Stato, che oggi la custodisce presso il suo Museo Storico a Roma.
Francesco Cossiga (1985-1992) preferiva viaggiare sulle Alfa Romeo 164 e sulle Lancia Thema, che erano tra l'altro anche le vetture utilizzate da Oscar Luigi Scalfaro (1992-1999). Lui e Carlo Azeglio Ciampi (1999-2006) sceglievano però sempre le storiche Lancia Flaminia per le visite ufficiali.
I giorni nostri
Solo con la presidenza di Giorgio Napolitano (2006-2015), grazie a un comunicato diffuso dal Quirinale nel 2011, si è avuto un quadro complessivo del parco auto presidenziale: una flotta di 35 modelli tra cui le due Lancia Thesis blindate utilizzate per gli spostamenti del Presidente, e una Thesis limousine a disposizione dei Capi di Stato di altri Paesi in visita in Italia.
Non mancano poi le vetture di rappresentanza: in tutto 14 (13 delle quali in leasing), a disposizione dei Presidenti emeriti, del Segretario generale, del Segretario generale onorario e dei dieci Consiglieri del Presidente della Repubblica.
Qualche critica
Tornando all'attuale presidenza, il cerimoniale di Sergio Mattarella (in carica dal 2015) è stato criticato per la scelta di utilizzare la Audi A8 L Security in occasione della Festa della Liberazione del 2020. La berlina tedesca è certamente una delle auto blindate più sicure al mondo con il suo standard di sicurezza VR7 nativo, ma molti avrebbero preferito per l'occasione un'italiana.
Per la Festa della Repubblica 2020 il Presidente è tornato al made in Italy, a bordo di una Maserati Quattroporte blindata e appositamente realizzata dalla Casa del Tridente: carrozzeria blu, interni insonorizzati e personalizzati con tappezzeria in pelle nera e finiture di legno laccato nero. La parte posteriore della consolle riporta il fregio d'onore della Repubblica Italiana. Nel cofano si trova un V8 biturbo da 530 cavalli.
Su due ruote
In occasione del centesimo anniversario della Moto Guzzi, il 20 maggio scorso al Palazzo del Quirinale sono state presentate al Presidente Mattarella due nuove V85TT, destinate al Reggimento Corazzieri, forza a cavallo dell'Arma dei Carabinieri, che ha sede al Quirinale. Le moto, con una livrea dedicata, vanno ad aggiungersi ad altre Guzzi California già in dotazione al corpo. E al ricco parco mezzi della Repubblica.