Un po’ speedster, un po’ monoposto di Formula 1. E’ la Bussink GT Speedlegend, un “giocattolo” per facoltosi collezionisti realizzato in soli 5 esemplari (tutti prenotati) da Roland A. Bussink, un preparatore, appassionato e “amico” del brand di Stoccarda.
Una ricetta che viene dal passato
La base della vettura è la Mercedes-Amg GT R Roadster, la versione più estrema della scoperta tedesca. Ma se acquistare una supercar prodotta in ben 750 esemplari vi sembra banale, Bussink ha pensato a voi, trasformando la due posti in una barchetta - o speedster se preferite l’inglese - dalla tiratura limitatissima. In realtà i due termini non indicano esattamente la stessa cosa, ma oggi vengono usati indistintamente per indicare una tipologia di carrozzeria tornata di gran moda: parabrezza ridotto ai minimi termini, protezione aerodinamica a livelli motociclistici (casco integrale fortemente consigliato), e fascino da vendere.
Una ricetta che viene dal passato, dalle vetture che si sfidavano a Le Mans e nelle altre gare di endurance durante gli anni ’50 e ’60, e che oggi è stata riscoperta da Ferrari con le Monza SP1 e 2, Lamborghini con la SC20, Aston Martin (V12 Speedster), Bentley e McLaren (rispettivamente Bacalar e Elva). Ma la prima a portare la barchetta nel nuovo millennio era stata proprio Mercedes nel 2008, con la SLR Stirling Moss, dedicata al celebre pilota scomparso lo scorso anno. In parte la Mercedes-Amg di Bussink si ispira proprio a questa vettura, che tuttavia era stata prodotta in 75 esemplari, ancora troppi per gli standard del preparatore.
Protezione in stile Halo
Non basta di certo abbassare un parabrezza per creare una speedster. Lo sanno bene gli uomini della scuderia tedesca HWA (che allestisce le Mercedes-Amg GT da corsa per i campionati turismo, oltre a gareggiare in Formula E, Formula 2 e 3), a cui è stato affidato lo sviluppo della Speedlegend. Per irrigidire il telaio e proteggere gli occupanti in caso di ribaltamento, la HWA ha guardato al suo quotidiano: ecco quindi spuntare al centro del parabrezza una struttura di sostegno simile all’Halo utilizzato su tutte le monoposto delle serie Fia, Formula 1 compresa (tra l’altro, un sistema sviluppato proprio da Mercedes).
Sulla Speedlegend, tuttavia, l’Halo è meno spartano ed è stato impreziosito da luci di cortesia a led, in grado di illuminare entrambi i posti dell’abitacolo. L’effetto ottico è unico, e l’attenzione ai dettagli si può notare da come la struttura si integra perfettamente nei due roll-bar posteriori, tanto che risulta difficile credere si tratti di una realizzazione after-market.
La più potente di sempre
Il motore non è passato di certo in secondo piano: per gli incontentabili il 4.0 V8 biturbo da 585 cavalli è stato portato fino a una potenza di 850 cavalli e 1.040 newton metri di coppia, sufficienti a rendere la Speedlegend la Mercedes-Amg GT più potente di sempre (anche più della Black Series da 730 cavalli). Le prestazioni non sono state dichiarate, così come i prezzi, ma a voler essere indiscreti segnaliamo che la GT R Roadster di serie accelera da 0 a 100 in 3,6 secondi e costa 218.500 euro, tirate voi le conclusioni.
Infine, una provocazione. La Mercedes 300 SL "Gullwing", una delle vetture più belle e di successo mai create dalla Stella, è nata anche per merito del genio (o della pazzia) di un privato che non aveva rapporti ufficiali con la Casa: Max Hoffman, importatore di auto europee negli Stati Uniti, il quale propose a Mercedes di realizzare in serie una versione della 300 SL da gara. Sognare non costa niente, ma se la Speedlegend di Bussink rientrasse sotto l’ombrello del costruttore di Stoccarda sarebbe di sicuro una degna concorrente nella sfida tra le barchette 2.0.