Tempi duri per Tesla in Europa, e non solo per le difficoltà incontrate nella costruzione della Gigafactory di Grunheide, vicino Berlino. Dalla Norvegia, infatti, è arrivata un'altra brutta notizia: come riporta il popolare sito di informazione locale Nettavisen, la Corte di Conciliazione di Oslo ha ordinato a Tesla di risarcire 30 proprietari delle sue vetture, che si sono lamentati di una riduzione dell'autonomia e della velocità di ricarica dopo un aggiornamento al software avvenuto nel 2019.
Secondo i proprietari, la percorrenza delle auto si sarebbe abbassata di almeno 20 chilometri, per arrivare in alcuni casi anche a 50 chilometri. Si sarebbe registrato anche un rallentamento in fase di ricarica dalle stazioni “Supercharger” della Casa di Palo Alto.
"Proteggere le batterie"
In fase di conciliazione i giudici hanno ordinato alla Casa di risarcire ciascuno degli acquirenti - proprietari di Model S e Model X con pacco batteria da 85 chilowattora, prodotte tra il 2013 e il 2015 - con la somma di circa 13.500 euro a testa.
Una decisione che, se applicata alle centinaia di persone potenzialmente interessate dal problema nel Paese nordico - notoriamente uno dei più “elettrificati” al mondo - potrebbe finire per costare alla società di Elon Musk una somma ingente. Tesla, che non si è presentata al dibattimento norvegese, aveva dichiarato che le novità erano state introdotte per "proteggere la batteria e migliorarne la longevità”.
Difficoltà burocratiche
L’entusiasmo per i dati di vendita in Europa - con la Model 3 che nel primo trimestre del 2021 è risultata l’elettrica più venduta del Vecchio Continente con oltre 31mila immatricolazioni - era stato già raffreddato dalle difficoltà burocratiche per la conclusione dei lavori nello stabilimento tedesco, dovute anche all'opposizione degli agguerriti e influenti gruppi di tutela ambientale dell'area berlinese.
L’impianto - che dovrebbe produrre i nuovi accumulatori e il suv Model Y, oltre alla Model 3 - sarebbe dovuto entrare in funzione a luglio 2021, obiettivo poi spostato una prima volta a fine anno e successivamente al 2022.