Non il solito cimelio da corsa. L’Alfa Romeo 155 TS che verrà battuta all’asta il 15 giugno da Sotheby’s a Milano è l’esemplare che ha conquistato il campionato turismo britannico (BTCC) nel 1994 con alla guida Gabriele Tarquini. La vettura appartiene proprio al pilota di Giulianova che – come racconta egli stesso a motorsport.com - l’ha ricevuta in regalo 27 anni fa da Giorgio Pianta, capo di Alfa Corse, il quale gliel’aveva promessa in caso di vittoria del campionato.
La più vicina alla stradale
Tra le varie declinazioni da corsa della 155, la TS è quella più vicina alla vettura di serie. Utilizza un propulsore quattro cilindri da 2,0 litri basato sul twin spark, anche se pesantemente elaborato (ha una potenza di circa 320 cavalli), conserva il telaio - irrigidito - della vettura stradale, così come la carrozzeria e la trazione sulle ruote anteriori, mentre la trasmissione è affidata a un cambio sequenziale Hewland a 6 marce con differenziale autobloccante. Rispondente al regolamento Fia D2, questa vettura ottenne varie vittorie dal 1993 al 1997 nei principali campionati turismo nazionali e internazionali (oltre al BTCC, conquistò anche il CET spagnolo).
Vittoria sudata
L’esemplare all’asta è quello con cui Tarquini fece le ultime due gare della stagione, a Donington e Silverstone, grazie alle quali riuscì a laurearsi campione nel British Touring Car Championship 1994. Fu una vittoria sudata, per la quale il team Alfa Romeo dovette fare i conti anche con le polemiche delle altre scuderie, le quali criticarono il ricorso alle appendici aerodinamiche mobili, che tuttavia furono dichiarate regolari in quanto adottate anche su una specifica versione stradale dell’Alfa Romeo 155, appositamente introdotta: l’edizione speciale Silverstone.
Revisionata dal reparto corse
L'auto sembra essere in perfetto stato in quanto Giorgio Pianta, prima di consegnarla a Tarquini, si è preoccupato di farla revisionare completamente dal reparto corse di Torino. Da allora è rimasta sempre chiusa nel garage del pilota - campione del mondo turismo nel 2018 - a parte qualche giro 11 anni fa sul suo circuito. La quotazione, tra i 300 e i 400mila euro, riflette l’importanza storica della vettura.