Tesla potrebbe, un giorno, aprire una fabbrica in Russia dove costruire le sue automobili elettriche. L’ipotesi è stata prospettata dal ceo della Casa californiana Elon Musk durante un intervento online a un evento organizzato dal Cremlino per far rivivere la Società della Conoscenza, un'organizzazione educativa dell'era sovietica. “Siamo vicini - ha detto il manager di origine sudafricana - a stabilire una presenza di Tesla in Russia, e penso che sarà fantastico. Nel tempo, cercheremo di avere fabbriche in nuove parti del mondo, potenzialmente anche qui”.
Tesla ha già fabbriche, oltre che negli Stati Uniti dove il nuovo impianto di Austin che affiancherà Fremont è praticamente pronto, anche in Cina, a Shangai e sta ultimando - con qualche intoppo burocratico di troppo - anche la prima Gigafactory in Germania.
“C'è molto talento ed energia in Russia", ha detto Musk. "Speriamo che questa energia continui nel futuro, e vorrei solo incoraggiare fortemente le persone a sforzarsi di rendere il futuro migliore del passato e di essere ottimisti per il domani”.
Forse un incontro
Musk non ha mai nascosto la sua simpatia per il presidente russo Vladimir Putin, tanto che alcuni mesi fa lo ha invitato a unirsi a lui sulla nuova app dedicata alle chat Clubhouse. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto alla agenzia Tass di “sperare in colloquio tra i due” ma ha anche aggiunto che “attualmente non ci sono preparativi in corso”.