Bmw dimezzerà entro il 2025 il numero di propulsori a benzina e diesel. A dirlo il ceo Oliver Zipse, il quale ha spigato che la massiccia elettrificazione cui sta andando incontro il gruppo tedesco lo porterà entro il 2030 a contare meta delle vendite con veicoli a batterie. Il che significa che la domanda di motori a combustione interna sarà molto inferiore rispetto ai livelli attuali.
"Stiamo riducendo la complessità, con meno varianti, mantenendo solo quelle per le quali esiste una domanda reale", ha affermato il big manager di Monaco.
La prima a ridurli sarà Mini
A essere privata per prima della maggior parte di propulsori sarà Mini, che lancerà la sua ultima vettura spinta da una unità endotermica nel 2025, per poi avere nella gamma soli modelli elettrici a partire dal 2030.
Bmw inizierà invece a “perdere” un numero rilevante di proposte alimentate a benzina e diesel quando nel 2023 arriverà ad avere in gamma 13 veicoli a batteria e zero emissioni.
La transizione è già iniziata
La transizione è iniziata, Bmw sta riducendo progressivamente la sua capacità di produzione di motori a combustione interna e terminerà la fabbricazione di questi in Germania entro il 2024. Ed ha già avuto un impatto dal punto di vista occupazionale con circa 5mila dipendenti che hanno scelto di lasciare l’azienda tramite un programma su misura per il trattamento di fine rapporto e 4mila nuove assunzioni destinate coprire le esigenze in "future aree di attività".
Zipse ha però precisato che questo non significa la totale sparizione a breve termine dei motori a combustione interna che avranno comunque ancora lunga vita nelle configurazioni mild hybrid e plug-in.