“Il futuro dell’industria automobilistica è elettrico. Non si torna indietro. La domanda è se gli Usa guideranno la corsa o se rimarremo a guardare”. Parole del presidente americano Joe Biden che si è recato in visita al Rouge Electric Vehicle Center, lo storico impianto di Ford a Dearborn, Detroit. Arrivato alla fabbrica, dove è stato accolto dalle autorità locali, a partire dalla governatore dello stato Gretchen Whitmer, il presidente ha ricordato il valore storico dell’industria automobilistica della zona che ha citato come esempio: "Tutto ciò che questi lavoratori, questo complesso e questo stato rappresentano, spero valga da modello per tutto il Paese", ha detto.
L’America deve ripartire
Nel suo discorso davanti anche ai dirigenti del marchio e ai lavoratori, l’inquilino della Casa Bianca ha ribadito come non ci siano alternative al programma da 174 miliardi di dollari che sta cercando l’approvazione bipartisan in Parlamento e sta incontrando una ferma opposizione da parte dei repubblicani: “Potremmo scendere a compromessi, ma non fare nulla non è un'opzione. Il mondo non aspetta”, ha promesso il presidente che ha fatto poi notare come gli Usa attualmente ospitino solo quattro fabbriche di batterie agli ioni di litio, rispetto alle 93 della Cina. La superpotenza asiatica produce e vende più veicoli elettrici di qualsiasi altro paese, e la sua quota di mercato dovrebbe solo aumentare nei prossimi anni. "In questo momento, la Cina è in testa in questa corsa, è un dato di fatto", ha detto ancora Biden, aggiungendo che gli Stati Uniti erano leader nella ricerca e sviluppo a livello globale, ma sono superati da altri Paesi "Il futuro sarà determinato dalle migliori menti del mondo, da coloro che sfondano nuove barriere".
Il presidente ha quindi sostenuto ancora una volta il piano che, a livello infrastrutturale, mira a costruire una rete di mezzo milione di stazioni di ricarica ma vuole anche espandere e implementare nuovi incentivi ai consumatori per acquistare auto elettriche a prezzi accessibili, sovvenzionare la riconversione industriale, fornire crediti d'imposta per la costruzione di mezzi a zero emissioni, compresi veicoli medi e pesanti, incentivare la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie così come la realizzazione di batterie e fabbriche di semiconduttori negli Stati Uniti, e altro ancora.
L'obiettivo è quello di innescare un decollo del mercato americano dei veicoli elettrici, che ora rappresenta meno del 2% delle vendite di nuove auto, con l'obiettivo finale di ridurre le emissioni di gas serra per contribuire a raggiungere l'obiettivo di dimezzarle entro il 2030 e azzerarle per il 2050. Infine Biden ha ripetuto che tutti i posti di lavoro saranno sindacalizzati: “Non lasceremo nessuno indietro”.
A bordo del “fulmine"
Dopo i discorsi ufficiali e la visita all’impianto, Biden ha avuto la possibilità di mettersi al volante dell’F 150 “Lightning”, la versione elettrica del pick up più venduto d'America, che verrà ufficialmente svelata più tardi a Detroit. Il presidente ha scherzato dal palco, dicendo di voler “ingannare la sicurezza” pur di salire sul mezzo e, dopo una prova sul circuito interno alla fabbrica, ha commentato con i giornalisti: “Questo tipo è veloce. Non so se qualcuno di voi ha un cronometro, ma veicoli del genere arrivano da 0 a 60 miglia in 4,4 secondi”.