La pandemia è ormai alle spalle per il mercato automobilistico cinese. Secondo l’associazione locale dei costruttori automobilistici (Caam), ad aprile le immatricolazioni registrate sono state 1,7 milioni, l’11% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Un risultato positivo che fa così proseguire il trend di crescita del mercato automobilistico nella Repubblica popolare, iniziato alla fine dell’estate scorsa e che ha assunto particolare vigore da gennaio 2021. Nei primi quattro mesi dell'anno le nuove targhe sono aumentate del 59% fino a quota 6,8 milioni, e se si tiene conto anche dei veicoli commerciali le unità sono state 8,75 milioni (+52%).
Elettrificazione in crescita
Il trend di crescita supera notevolmente quello europeo, dove nel primo trimestre 2021 l'aumento si è attestato al 3,2% per 2,6 milioni di unità totali. A gennaio e febbraio il Vecchio continente ha invece registrato un rosso rispettivamente del 24% e del 19,3%.
Punto comune tra i due mercati è invece la crescita incessante delle immatricolazioni di vetture elettrificate. In Cina nel primo quadrimestre la domanda di veicoli a batteria è aumentata del 250% per circa 732mila esemplari. Il disaggregato mostra 615mila auto 100% elettriche e 117mila ibride plug-in.
Infine, l’associazione dei costruttori cinesi ha previsto un rallentamento della produzione per l’anno in corso stimabile tra il 5% e il 10% a causa delle scarse forniture di chip, che influirà negativamente sul mercato. Prima della crisi la previsione era di 26 milioni di veicoli venduti entro fine anno.