Nel corso del primo Renault Talk, l’evento digitale in cui il ceo Luca de Meo ha presentato la strategia di brand per rilanciare il costruttore francese, sono stati anticipati alcuni dettagli della futura gamma di motorizzazioni ibride, destinate alle vetture di maggiori dimensioni.
Un nuovo schema
Coerentemente con la “Nouvelle Vague” voluta da de Meo, in Europa Renault punterà sui settori più profittevoli, come il segmento C, e sull’elettrificazione, grazie a una nuova generazione di powertrain ibridi. I futuri modelli potranno contare su un inedito sistema, attualmente in fase di sviluppo, composto da un 3 cilindri a benzina da 1,2 litri, accoppiato a un’unità elettrica, per una potenza di sistema di 200 cavalli.
Questa motorizzazione sarà full hybrid e debutterà nel 2022, mentre nel 2024 sarà declinata anche in variante plug-in hybrid, con batteria di maggiori dimensioni, potenza totale di 280 cavalli e trazione integrale senza collegamenti meccanici, grazie a una seconda unità elettrica sull’asse posteriore.
Dal segmento C in su
Non sono state diffuse ulteriori informazioni tecniche né dettagli circa il funzionamento del sistema, che andrà ad arricchire la gamma ibrida E-Tech di Renault, oggi composta dal 1.6 quattro cilindri elettrificato con una potenza di 145 cavalli in versione full hybrid (su Clio, Captur e Arkana) e 160 cavalli in variante plug-in (per Captur, Mégane 5 porte e station).
Non è stato chiarito quali vetture adotteranno i nuovi powertrain, se non che si tratterà di modelli dal segmento C in su. Sembra quindi probabile un loro impiego sulla futura generazione della Renault Kadjar, ma potrebbero essere introdotti anche sul recente suv-coupé Arkana, di cui a giugno debutterà la variante full hybrid E-Tech da 145 cavalli.