Il 7 maggio 1901, 120 anni fa, nasceva Gary Cooper, attore hollywoodiano simbolo, 3 volte vincitore del premio Oscar. E' una buona occasione per raccontare la storia della sua Duesenberg SSJ, un vero tesoro del motorismo americano degli anni '30. Il marchio di Indianapolis ha creato solo due modelli di Duesenberg SSJ, versione sovralimentata e a passo corto della Model J, entrambi sviluppati per due star di Hollywood dell'epoca: Clark Gable e Gary Cooper.
Testimonial d'eccezione
L'attore di "Mezzogiorno di fuoco" era legato al marchio americano sin dal 1930, quando gli venne fornita una Model J gialla con parafanghi verdi (la Paramount Pictures ha diffuso diversi scatti pubblicitari di Cooper a bordo di questa vettura). Siamo all'inizio di un periodo difficile per l'America, la Grande Depressione incalza e la Duesenberg, famosa per le sue automobili lussuose, inizia a navigare in cattive acque.
Nel tentativo di rilanciare l'immagine del marchio in un momento di crisi economica, la Casa crea due versioni potenziate della Model J, le SSJ, dandole in prestito gratuito per sei mesi ai due attori più in vista dell'epoca. Mentre Clark Gable, alla fine del periodo di prova, restituirà la vettura, Gary Cooper deciderà di acquistare la sua SSJ nel 1935, al prezzo di favore di 5mila dollari: una somma notevole a quei tempi, ma in realtà un vero affare, se si pensa che la Duesenberg vendeva una normale Model J a 15mila dollari (l'equivalente di 214mila dollari oggi, una cifra con cui all'epoca si potevano comprare circa 20 Ford Model A).
L'americana d'epoca più costosa di sempre
In origine la SSJ di Gary Cooper sfoggiava una livrea color sabbia, che non piaceva alla moglie del divo, l'attrice Veronica Cooper (in arte Sandra Shaw). Di conseguenza, la vettura venne riverniciata in verde scuro, con particolari argento. Né l'operazione commerciale con le due star di Hollywood né le vendite della Model J riuscirono a risollevare le sorti della Duesenberg, che fu costretta a chiudere i battenti nel 1937.
La vettura di Gary Cooper - che sarebbe diventata l'americana d'epoca più costosa di sempre, aggiudicata durante la Monterey Car Week del 2018 per 22milioni di dollari - porta il numero di telaio 2594 e la sigla J-563. La carrozzeria è firmata LaGrande e il motore è un otto cilindri in linea sovralimentato da 400 cavalli.
Una meccanica raffinata
La Duesenberg SSJ condivideva gran parte della meccanica con la Model J. Il propulsore presentava soluzioni tecniche avanzate, come la distribuzione a quattro valvole per cilindro con due alberi a camme in testa, comandati da una catena "triplex", e le sospensioni a balestra con ammortizzatori idraulici. Molto particolare era il sistema di smorzamento di vibrazioni dell'albero motore, ottenuto con capsule di mercurio nel supporto anteriore.
I freni erano ad impianto idraulico, con tamburi sovradimensionati per arrestare il pesante mezzo, capace di una velocità massima di quasi 190 chilometri orari. Il cambio con comando a leva centrale era a tre marce più retromarcia con trasmissione alle ruote posteriori.
Un cruscotto all'avanguardia
Invidiabile all'epoca anche la strumentazione: oltre a contachilometri, indicatore di benzina, manometro dell'olio e amperometro, sul cruscotto si trovavano cronometro e altimetro. Inoltre vi erano dispositivi di sicurezza decisamente in anticipo sui tempi, come il manometro per la pressione del circuito idraulico dei freni, una spia luminosa che ogni 1200 chilometri avvertiva dell'intervallo del cambio dell'olio e una per il controllo della batteria ogni 2400 chilometri. Un'altra spia si accendeva quando il sistema di lubrificazione delle sospensioni era in funzione e un'altra avvertiva di eventuali anomalie. Un'auto all'avanguardia.