I tempi in cui Tesla perdeva denaro per ogni automobile prodotta sembrano ormai lontani. Nel primo trimestre dell'anno in corso la Casa di Palo Alto ha ottenuto profitti per 1,84 miliardi di dollari, in crescita del 94% rispetto allo stesso periodo del 2020. Non si tratta, tuttavia, di un record assoluto, perché nel precedente trimestre i profitti erano stati di 1,85 miliardi di dollari.
Di conseguenza, i margini operativi crescono al 5,7% rispetto al 4,7% di un anno fa (e al 5,4% dell’ultimo trimestre 2020).
Consegne record
Da gennaio a marzo i ricavi totali di Tesla sono stati di 10,39 miliardi di dollari, in crescita del 74% su base annua, ma in leggera diminuzione rispetto ai 10,74 miliardi degli ultimi tre mesi del 2020. La maggior parte di questi introiti è stata frutto di consegne che hanno toccato le 184.877 unità (+109%), il valore più alto mai fatto registrare dalla Casa in un trimestre.
La quasi totalità delle vendite ha riguardato i due modelli più recenti, Model 3 e Model Y, che complessivamente hanno raggiunto le 182.847 vetture consegnate, mentre Model S e X hanno superato di poco le 2mila unità. Centrale è stato il mercato cinese, che ha assorbito la maggior parte delle vendite, confermando la propria ripresa dopo l’epidemia di coronavirus.
Il ruolo di bitcoin e crediti verdi
Hanno contribuito ai ricavi di Tesla anche i bitcoin, di cui il costruttore ha venduto un ammontare pari a 272 milioni di dollari (su 1,5 miliardi investiti), per un profitto di circa 101 milioni. Tesla inoltre ha guadagnato altri 518 milioni di dollari (il 46% in più rispetto a un anno prima) dalla vendita dei suoi crediti ambientali ad altri costruttori, così da consentire loro di rientrare nei limiti delle emissioni inquinanti.
Fondamentale è stata anche l’ottimizzazione dei processi di produzione. Nell’ultimo trimestre i costi medi per autovettura prodotta sono scesi a 38mila dollari: nel 2017 erano 84mila.
Secondo Elon Musk, la crescita dei volumi di vendita a fine anno sarà superiore al 50%, grazie alla rinnovata Model S, la cui produzione dovrebbe essere avviata a breve in California, e alla fine dei lavori – prevista entro il 2021 – per gli stabilimenti in Texas e a Berlino, che produrranno la Model Y.
Il mercato apprezza
Dal canto suo, il ceo può sbloccare due premi a lui spettanti che valgono in totale 11 miliardi di dollari, dal momento che la Casa ha superato entrambi gli obiettivi - riguardanti ricavi e profitti – che si era prefissa. Si tratta della quinta e sesta tranche su dodici pagamenti a cui Musk ha diritto, previo raggiungimento di determinati risultati, in virtù del pacchetto di azioni Tesla acquistate nel 2018.
Nel frattempo, Wall Street saluta con favore i risultati finanziari dell’azienda, le cui azioni sono tornate a crescere dell’1,2%, dopo aver visto una perdita del 2% nelle ore precedenti.