Ultimo aggiornamento  28 marzo 2023 16:05

Mercedes-AMG, solo elettriche e ibride.

Angelo Berchicci ·

AMG, storica divisione performance di Mercedes, svilupperà esclusivamente vetture elettrificate. Il brand presenta i suoi piani per il futuro, che si basano su due pilastri: uno schema ibrido plug-in (associato a propulsori quattro cilindri o V8) per i modelli tradizionali, e le versioni potenziate delle future elettriche Mercedes basate sulla piattaforma EVA. Per la prima volta, infatti, AMG rivolgerà le sue attenzioni anche verso auto non dotate di motori endotermici, come le prossime elettriche di alta gamma EQS, EQE, e relative versioni suv.

Lo schema E-Performance

Tutte le future versioni AMG dei modelli Mercedes tradizionali condivideranno lo stesso schema elettro-meccanico, denominato E-Performance. Saranno spinte quindi da un powertrain ibrido plug-in, composto da un propulsore endotermico posizionato sull’asse anteriore (in base al modello, potrà essere un quattro cilindri turbo o un V8), un’unità elettrica sull’asse posteriore, alimentata da una batteria agli ioni di litio, posizionata anch’essa sul retrotreno per equilibrare i pesi.

Le vetture saranno quindi a trazione integrale ma, a differenza di altre architetture ibride simili, tra avantreno e retrotreno ci sarà un collegamento meccanico con giunto cardanico, in modo da trasmettere istantaneamente la coppia del motore elettrico anche alle ruote anteriori, in caso di perdita di aderenza. L’asse posteriore, inoltre, costituirà un unico elemento con il propulsore elettrico, dotato di cambio a due velocità, e con il differenziale autobloccante.

Un’architettura modulare perché, a seconda dei modelli, l’unità elettrica potrà erogare differenti valori di coppia e potenza fino a un massimo di 200 cavalli e 320 Newton metri, ed essere abbinata a vari propulsori endotermici. Diversi saranno anche i livelli di autonomia in modalità elettrica, in base al tipo di batteria. La prima variante sviluppata da AMG ha una capacità di 6,1 chilowattora, 70 chilowatt di potenza continuativa e 150 chilowatt di picco per dieci secondi, e pesa 89 chilogrammi.

Non farà rimpiangere i precedenti modelli 

La prima auto su cui vedremo il nuovo powertrain ibrido sarà la versione AMG della Classe C di ultima generazione. Su questa vettura la parte endotermica è affidata al 2.0 turbo (conosciuto con la sigla M139) già visto sulla A45AMG S, dove a fronte dei suoi 420 cavalli è diventato il quattro cilindri stradale con la maggior potenza specifica.

Rispetto a questa configurazione il propulsore ha ricevuto importanti modifiche ed è ancora più potente: anzitutto è montato longitudinalmente e non trasversalmente, in secondo luogo adotta un turbocompressore con un piccolo motore elettrico inserito nella girante (un sistema derivato dalla hypercar Project One), in modo da annullare il turbo lag e permettere alla turbina di essere sempre in pressione, sin dai bassi giri. Infine, vi sarà anche un alternatore-starter a cinghia per gestire lo start&stop con funzionalità avanzate.

La potenza di sistema sarà di oltre 650 cavalli, e dalla Casa assicurano che non farà rimpiangere le prestazioni del 4.0 V8 biturbo montato sulla precedente C63 AMG (sigla M177), il quale tuttavia continuerà ad essere adottato dalla AMG per le vetture di livello superiore. Anche questa unità, infatti, sposerà il powertrain ibrido plug-in, dando vita alla Mercedes GT Coupé 4 73e AMG, con potenza di sistema di oltre 815 cavalli, che sarà svelata nei prossimi mesi.

Anche le elettriche

Infine, la AMG curerà le versioni ultra performanti delle future elettriche di alta gamma Mercedes, nate sulla piattaforma EVA. Come da tradizione del brand, le varianti AMG di questi modelli saranno dotate di componenti - come batterie e unità motrici - più potenti, oltre ad avere assetti e caratterizzazioni estetiche specifiche. Mentre il debutto del powertrain ibrido è atteso entro la fine del 2021, non c’è ancora una data per vedere la prima Mercedes-AMG totalmente elettrica.  

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