Non si ferma il rincaro dei carburanti per autotrazione, con il costo di benzina e diesel che aumenta per la 20esima settimana consecutiva. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, i prezzi medi di benzina e gasolio (in modalità self service) durante la scorsa settimana si sono attestati rispettivamente a 1,578 euro/litro e 1,444 euro/litro, segnando un incremento del 9,5% e 9,1% da inizio anno.
In rialzo da novembre
Dal 4 gennaio - prima rilevazione del 2021 - allo scorso 22 marzo, i prezzi medi dei carburanti sono aumentati di 14 centesimi per la benzina e di 12 centesimi per il diesel. Per un pieno di 50 litri oggi servono 78,9 euro (benzina) e 72,2 euro (diesel): da inizio anno si tratta di un aggravio rispettivamente di 6,9 euro e 6 euro. Il rincaro, tuttavia, si inserisce in un trend più ampio, che ha avuto inizio a novembre dello scorso anno.
Dopo il crollo verificatosi in corrispondenza del lockdown, tra febbraio 2020 e la metà di maggio, e la parziale ripresa estiva, i prezzi medi dei carburanti in Italia sono rimasti stabili fino al 9 novembre, data in cui si attestavano a 1,378 euro/litro per la benzina e 1,248 euro/litro per il gasolio. Da questo momento è iniziata una crescita tuttora ininterrotta, che ha portato la benzina ad aumentare di 20 centesimi (+14,5%) e il gasolio di 19 centesimi (+15,7%).
Come risultato, negli ultimi quattro mesi il costo di un pieno da 50 litri è salito di 10 euro per la benzina e di 9,8 euro per il diesel. Il rincaro annuo sulle tasche degli automobilisti - considerando un consumo di mille litri, pari a 15mila chilometri con una percorrenza media di 15 chilometri/litro – è di 200 euro per la benzina e di 196 euro per il gasolio.
Alla base le quotazioni del Brent
Alla base di questa crescita dei prezzi non c’è un incremento delle accise sui carburanti, che sono rimaste invariate, bensì un apprezzamento del petrolio sui mercati internazionali. L’andamento delle quotazioni del Brent ricalca infatti quello dei carburanti: dai 36,55 dollari al barile del 2 novembre 2020 si è passati ai 69,72 dello scorso 15 marzo, un incremento del 90,8%.
Tuttavia, nelle ultime due settimane i prezzi del greggio hanno intrapreso un andamento altalenante che sembra tendere verso un ribasso (l’ultima quotazione è di 63,3 dollari per un barile di Brent), il che dovrebbe riflettersi a breve in una riduzione nei prezzi dei carburanti (considerando un ritardo di circa 15 giorni).