Sportive, esclusive e altamente prestazionali. Quando si pensa a Ferrari vengono subito in mente concetti come potenza e velocità, dimenticando che alcuni dei modelli più sofisticati del costruttore di Maranello sono stati concepiti per soddisfare il piacere del viaggio in automobile. Questi modelli, ai quali certamente non mancano i cavalli, seguono principi di spazio, comfort e lusso per percorrere lunghi tragitti in un ambiente esclusivo. Ecco tre Ferrari del passato per viaggiare.
Ferrari 365 GT4 2+2 (1972)
Quattro anni dopo la presentazione della Daytona, Ferrari svela la 365 GT4 2+2, una coupé dalle linee squadrate e spigolose realizzate da Pininfarina. La linea pulita ed elegante assomiglia più a quella di una berlina grazie a tre volumi ben definiti e a un passo decisamente lungo: 2,7 metri a fronte di 4,8 metri di lunghezza, 1,8 di larghezza e 1,2 di altezza. Motivo stilistico dominante del modello è la profonda scanalatura che attraversa tutta la vettura creando un’ideale divisione a metà dei volumi della carrozzeria a gusci contrapposti.
Gli allestimenti interni erano particolarmente curati. Quattro comode poltrone accoglievano gli occupanti in ambiente lussuoso tra pelle, radica e diversi optional un tempo all’avanguardia: dall’autoradio all’aria condizionata, dagli alzacristalli elettrici all’idroguida. Impossibile per una Ferrari rinunciare alle prestazioni: la 365 GT4 2+2 era spinta dal 4.3 V12 da 340 cavalli alimentato da sei carburatori Weber e abbinato a un cambio manuale a cinque marce. Oggi un esemplare in buone condizioni ha un valore che oscilla tra i 90 e 120mila euro.
Ferrari 456 GT (1992)
Nel 1992 Pininfarina torna a reinterpretare il tema della granturismo Ferrari e lo fa per mano di Lorenzo Ramaciotti, al tempo numero uno del carrozziere torinese. Nasce così la 456 GT, coupé sobria ed elegante capace di lunghi viaggi in totale comfort ma al tempo stesso di esprimere prestazioni degne di una vettura da corsa. Il blu scuro metallizzato dell’esemplare presentato per la prima volta al Salone di Parigi metteva in risalto le linee morbide della carrozzeria con le fiancate caratterizzate dalle scanalature per l’uscita dell’aria e il frontale pulito con i mitici fanali a scomparsa.
Un eleganza che ritroviamo negli interni razionali ed accoglienti grazie all’utilizzo di materiali di pregio e al buono sfruttamento dello spazio. La 456 GT aveva una lunghezza di 4,7 metri, una larghezza di 1,9 e un’altezza di 1,3 per 2,6 metri di passo. La vettura montava in posizione anteriore longitudinale il 5.4 V12 da 442 cavalli, capace di spingerla a oltre 300 chilometri orari. Il cambio inizialmente era in blocco con il differenziale a sei rapporti, ma dal 1996 era disponibile anche la trasmissione automatica a 4 rapporti (456 GTA). La 456 GT è acquistabile oggi a un prezzo da i 55 e i 75mila euro a seconda dell’anno e delle condizioni.
Ferrari 612 Scaglietti (2004)
Presentata al Salone di Detroit nel 2004, la Ferrari 612 Scaglietti celebra la collaborazione tra il costruttore di Maranello e la carrozzeria Scaglietti iniziata nel 1951. Il disegno è stato, come di consueto, affidato alle sapienti matite della Pininfarina che ha realizzato un corpo vettura elegante dalle dimensioni importanti: 4,9 metri di lunghezza, 1,9 di larghezza, 1,3 di altezza e ben 2,9 metri di passo. Diversi i richiami al passato di questa vettura: dall’ampia calandra alla svasatura delle fiancate a ridosso del passaruota fino al design del posteriore, chiaro riferimento alla 456 GT.
Gli interni riprendono quanto visto sulle altre Ferrari ideali per i viaggi. I tre passeggeri hanno ciascuno la propria poltrona indipendente e i proprietari possono giocare con moltissimi abbinamenti di colori e materiali pregiati. A portare a spasso i 1.840 chilogrammi della 612 Scaglietti ci pensa il 5.7 V12 da 540 cavalli capace di farle raggiungere i 100 chilometri orari da ferma in 4,2 secondi per 315 all’ora di velocità massima. Per mettersi in garage una Ferrari 612 Scaglietti oggi ci vogliono tra i 70 e i 100mila euro.