Porsche ha chiuso il 2020 stabilendo un nuovo record di ricavi a 28,7 miliardi di euro, che equivalgono a un incremento di oltre 100 milioni in più rispetto al 2019, per risultato operativo sceso a 4,2 miliardi da 4,4 con un margine in calo dal 15,4% al 14,6% che ha rispettato le previsioni.
Vendute nel mondo 272mila vetture
Complessivamente il costruttore ha venduto 272mila vetture (-3%) e l'utile prima delle imposte è stato di 4,4 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2019.
"Si tratta di un risultato estremamente positivo che premia gli sforzi fatti in un momento così difficile dovuto alla pandemia”, ha commentato l’amministratore delegato Oliver Blume, ribadendo che tra i principali obiettivi di lungo termine del marchio c'è quello di portare avanti una massiccia strategia di elettrificazione.
Carbon neutral nel 2030
Nel 2025 il 50% delle consegne globali della Casa tedesca saranno elettriche, mentre nel 2030 arriveranno all'80%, seguendo una via verde già avviata da tempo che lo scorso anno ha fatto registrare il 17% delle vendite con vetture a batteria (ibride ed elettriche totali).
Parallelamente alla elettrificazione dell’offerta, Porsche porterà avanti una strategia per la totale decarbonizzazione delle attività aziendali in modo da arrivare nel 2030 alla totale neutralità in termini di anidride carbonica sull’intera catena del valore. Questo, esigendo anche dai fornitori, primi fra tutti i produttori di celle per le batterie, di impiegare nei loro processi esclusivamente con energia sostenibile.
"Realizzeremo questo obiettivo evitando e riducendo sistematicamente le emissioni di CO2", ha detto sempre Blume.