Il primo passo verso le auto del futuro, quelle connesse di oggi e a guida autonoma di domani, Microsoft l'ha fatto molto tempo fa. Quando nel 1998 il colosso di Redmond annunciò di portare il sistema operativo Windows nelle automobili, grazie a una collaborazione con il produttore giapponese di sistemi audio Clarion da cui nacque Windows Embedded Automotive, molti erano increduli. Di fatto è così che Microsoft è sbarcata nelle vetture del futuro. Quelle che allora viaggiavano nella sola fantasia di chi aveva già immaginato come software e computer avrebbero cambiato volto alla mobilità e che oggi corrono spinte anche dalle connessioni 5G.
Gli accordi con Ford e Gm
Il colosso americano guidato da Bill Gates aveva visto giusto e nel corso degli anni ha seguito il nuovo business stringendo partnership con numerosi costruttori automobilistici. Primo fra tutti Ford, con cui ha firmato un accordo nel 2007 per la piattaforma Sync impiegata nelle vetture di Deraborn, anche se recentemente la Casa statunitense ha annunciato che dal 2023 passerà le competenze dei vari servizi a Google. Come pure con General Motors assieme alla quale collabora da tempo nella startup Cruise LLC: società per lo sviluppo della guida autonoma, di cui fa parte anche Honda, dove Microsoft ha recentemente investito 2 miliardi di dollari.
La partnership con Volkswagen
Altro sodalizzo importante di Microsoft nel mondo automotive è quello del 2018 con il gruppo Volkswagen, il gigante di Wolfsburg nel frattempo diventato partner importante di Ford. Con Microsoft i tedeschi hanno messo in piedi una divisione per gestire il Volkswagen Automotive Cloud, con sede negli Usa a Seattle, per accelerare la trasformazione del costruttore tedesco sulla strada del digitale e per la guida autonoma, sfruttando una nuova piattaforma chiamata Automated Driving Platform e basata sul cloud Microsoft Azure.
Questa consentirà di rendere più semplici gli aggiornamenti software sulle auto, via internet over-the-air, dando la possibilità, come già avviene ad esempio sulle vetture delle Tesla, di implementare da remoto nuove funzioni dei sistemi di assistenza alla guida e arrivare progressivamente ad avere a bordo un pilota automatico.
"È la prossima evoluzione del nostro lavoro con Volkswagen per migliorare la loro trasformazione come fornitore di mobilità basata su software", spiega Scott Guthrie, vicepresidente esecutivo settore Cloud + AI di Microsoft. "La potenza di Azure e le sue capacità di calcolo, dati e intelligenza artificiale permetteranno di fornire sulle vetture soluzioni di guida automatizzata sicure e affidabili più velocemente". Chi l'avrebbe detto che tutto fosse iniziato con un’autoradio della Clarion?