A metà dei ruggenti anni Ottanta, Peugeot decise di iscrivere nel celebre Gruppo B quella che sarebbe presto diventata per le storiche dominatrici Audi e Lancia l'auto da battere, la Peugeot 205 Turbo 16. Perché il modello potesse però considerarsi idoneo per la serie, come da regolamento Fia (Fédération Internationale de l'Automobile), Peugeot ne realizzò 200 esemplari stradali: il prossimo 21 marzo, uno di questi sarà venduto dalla casa d'aste francese Aguttes On Wheels.
La ricca storia, il basso chilometraggio e le condizioni pari al nuovo non sarebbero però i soli motivi ad aver acceso l'interesse dei collezionisti di tutto il mondo.
È quella di Jean Todt?
Si dice che le duecento unità per l'omologazione siano state prodotte nella tinta “Winchester Grey”. A quanto pare non tutte: secondo l'annuncio, quello in questione - il numero 33 - sarebbe uno dei quattro rari esemplari nella colorazione “White Pearl” voluti da Jean Todt, al tempo direttore di Peugeot Sport, come la versione da competizione. Queste unità, dotate di decalcomanie ufficiali da gara, sarebbero poi state assegnate all'allora presidente di Peugeot Jean Boillot, al pilota francese Didier Pironi e al direttore tecnico della divisione Sport André de Cortanze.
Quella nella foto sarebbe dunque la copia appartenuta a Jean Todt, anche se la casa d’aste responsabile della vendita assicura che ciò non è stato ancora confermato. Quel che è certo è che si tratta di un pezzo rarissimo con una quotazione attestata fra i 300 e i 400 mila euro.
Palmarès da “regina”
La 205 Turbo 16 è oggi considerata una star delle aste automobilistiche non solo per il numero limitato di auto prodotte all'epoca. Nel realizzarla, Peugeot aveva mantenuto la fisionomia tanto apprezzata della compatta 205 (1983), ma con delle modifiche sostanziali sotto al cofano: trazione integrale con motore centrale quattro cilindri con turbocompressore da 200 cavalli che diventarono 450 nella versione EVO2 da corsa. Ed è proprio in questa ultima conformazione che la vettura francese è diventata una delle “regine del Gruppo B” collezionando importanti trofei: due campionati vinti nel 1985 con Timo Salonen e nel 1986 con Juha Kankkunen per poi proseguire con le vittorie nella Dakar sia nel 1987 con Vatanen che nel ‘88 con Kankkunen.