Il mercato automobilistico europeo continua a risentire dell’epidemia di coronavirus. Stando ai numeri dell’Acea, l’associazione dei costruttori, a febbraio le immatricolazioni nel Vecchio continente sono state 850.170 (dati relativi a Ue+Efta+Uk), il 20,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2020, quando le nuove targhe furono 1.066.172. Si tratta del risultato peggiore registrato a febbraio sin dal 2013, e porta il totale dall’inizio dell’anno a -23,1%: nei primi due mesi del 2021 sono state perse 507.898 unità.
I paesi
Lo scorso mese tutti i paesi europei, tranne Svezia e Irlanda, hanno fatto segnare valori negativi. Tra i principali mercati la peggiore è stata la Spagna con -38,4%, seguita da Francia (-20,9%), Germania (-19%) e Italia (-12,3%). Dall’inizio dell’anno è sempre il paese iberico a vivere il crollo più consistente (-44,6%), la Germania perde il 25,1%, la Francia il 14,2% e l’Italia il 13,1%.
I gruppi
Anche a febbraio il gruppo Volkswagen si conferma al primo posto in Europa con 1.066.172 auto vendute, in calo del 19%. Seconda piazza per Stellantis (198.883 immatricolazioni), con una flessione del 22,4%. Seguono Renault (74.298 unità) a -28,6% e Hyundai (60.878 vetture) a -19,1%.
I marchi
Nell’ultimo mese praticamente tutti i brand fanno registrare perdite. Si segnalano in particolare le performance negative di Renault (-34,7%), Fiat (-28,4%), Seat (-24,3%), Hyundai (-23%) e Mercedes (-22,6%). Jeep riesce a contenere le perdite a -5,3%, mentre Porsche va incontro a un -7,2%. Solo tre brand a strappare segni positivi : Smart e Alpine (rispettivamente +63,6% e +41,3%) e Volvo (+1,4%).