Apple vorrebbe entrare nel business delle automobili, ma uno dei principali protagonisti di questo settore, Akio Toyoda presidente del gruppo giapponese Toyota, ha un avvertimento per i californiani: “Nel business delle quattro ruote c’è di più della tecnologia necessaria a costruire le vetture”.
Il commento di Toyoda è arrivato durante una conferenza stampa della Japan Automobile Manufacturers Association, di cui il manager è presidente e nella quale si sono ricordati i dieci anni dal terribile terremoto e dal maremoto che hanno sconvolto una parte del Giappone nel 2011.
Toyoda ha ribadito che "la concorrenza è benvenuta" ma ha anche detto che “dopo aver fatto un veicolo, vorrei che fossero preparati ad affrontare i clienti e i vari cambiamenti per almeno 40 anni”.
L'arrivo di nuove aziende tecnologiche ha, secondo il manager, “il potenziale per dare nuova vita all'industria automobilistica e offrire ai clienti una gamma più ampia di scelte. Ma il loro ingresso deve essere giusto per i consumatori, nel senso che devono essere preparati ad assumersi la responsabilità per l'intero ciclo di vita dei loro veicoli, dalla manutenzione all'eventuale rottamazione”.
Ingresso pesante
Della possibilità di realizzare la Apple Car si parla da molti anni ma recentemente le chiacchiere si sono fatte più insistenti, da quando il gigante di Cupertino ha iniziato una serie di colloqui con aziende automobilistiche per dare concretezza al progetto. Anche se le trattative con Hyundai – che sembravano a un buon punto – sono state poi interrotte, così come i contatti con la controllata dei coreani Kia, l’attenzione per capire cosa succederà nei prossimi mesi rimane molto alta.
I big del settore non sembrano comunque molto preoccupati. Poche settimane fa, in un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, il ceo di Volkswagen Herbert Diess aveva detto: “Il settore auto non è come quello tecnologico e neanche Apple riuscirà a conquistarlo da un giorno all’altro”.