La Provincia autonoma di Trento ha deciso di confermare anche per quest'anno circa 2 milioni di euro di incentivi per l'acquisto di auto a basso o nullo impatto ambientale, ovvero elettriche e plug-in. Ma ci sono importanti novità in vista rispetto agli anni scorsi e riguardano sostanzialmente le modalità di erogazione dei contributi.
Nuove regole in vista
"L'obiettivo", ci spiega Mario Tonina, vicepresidente della Provincia autonoma e assessore all'Urbanistica e Ambiente, "è aumentare il più possibile il numero dei cittadini che possono accedere alle agevolazioni, dando priorità ai meno abbienti, al ceto medio, a coloro cioè che non possono permettersi di spendere molte risorse per sostituire la vecchia auto con una ecologica. Sappiamo bene che i veicoli elettrici sono ancora molto costosi e per questo vogliamo introdurre regole che garantiscano maggiore equità facilitando l'accesso al contributo per chi intende acquistare una vettura a batteria o ibrida di taglia medio bassa".
La maggior parte dei benefit è stata richiesta per l'acquisto di veicoli di fascia alta, molto costosi, il che potrebbe aver inevitabilmente escluso una fetta di potenziali beneficiari con minore capacità economica. "Stiamo ancora analizzando il bilancio degli ultimi quattro anni, ma da una prima analisi", sottolinea Tonina, "abbiamo notato che un numero importante di domande agevolate sin qui ha riguardato veicoli che probabilmente anche senza gli incentivi statali e provinciali sarebbero stati acquistati, insomma non vorremmo che gli incentivi possano essere usati solo per cambiare un'auto a zero emissioni ma di lusso con un modello ancora più pregiato. Per questo servono nuove regole indirizzate verso una certa equità distributiva".
Più spazio ai ceti medi
Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore a giugno prossimo. Nel frattempo ci sarà un periodo transitorio in cui verrà comunque salvaguardato chi ha già ordini in corso, quelli cioè effettuati a partire dal 1° marzo scorso, da quando cioè in base alla delibera approvata dalla Giunta provinciale è stato dato il via alla nuova tornata di incentivi per il 2021.
I criteri non sono stati ancora definiti, ma tra le ipotesi allo studio c'è quella di condizionare l'incentivo al prezzo di listino della nuova auto (finora non è previsto un tetto oltre il quale decadono le agevolazioni), e alla capacità di reddito del cittadino in base all'Isee.
Rottamazione, sarà obbligatoria
Altra novità riguarda la demolizione di un vecchio veicolo: fino all'anno scorso non era necessario rottamare un mezzo inquinante per accedere al contributo, dal prossimo giugno diventerà vincolante, resta da definire il livello di emissioni dei modelli considerati obsoleti. Rimane invece invariata l'entità del contributo: 4mila euro per un'auto elettrica e 2mila per un'ibrida ed è cumulabile con gli incentivi nazionali attualmente in vigore.
"L'attenzione", sottolinea il vicepresidente, "sarà rivolta al sostegno alla rottamazione dei veicoli più inquinanti a favore dell’acquisto di veicoli a zero/bassissime emissioni indirizzando gli aiuti provinciali verso lo svecchiamento del parco veicoli circolante sul territorio provinciale; favorendo quei cittadini con una minore capacità di acquisto, il mondo economico e la mobilità dolce. Questo ci permetterà di dare un forte contributo alla riduzione dei gas serra e delle emissioni nocive del settore trasporti e conseguentemente garantire una migliore qualità di vita in Trentino”.
Incentivi, boom di elettriche
Dal 2018, anno in cui sono entrati in vigore gli incentivi, al 2020 la Provincia ha finanziato 1.082 domande per l’acquisto di veicoli elettrici, ibridi plug-in e motoveicoli a batteria, la maggior parte delle quali solo per quanto riguarda lo scorso anno: 812 in tutto di cui circa 500 per l'acquisto di automobili pulite che, ci dicono dalla Provincia, "grazie anche alla cumulabilità con gli ecobonus statali hanno dato un forte impulso alle vendite di vetture ecologiche, soprattutto del puro elettrico (BEV) che ha registrato un'incidenza di oltre il 70% sul totale".