Il gruppo Renault ha ormai deciso che Alpine realizzerà esclusivamente vetture 100% elettriche, tra cui una nuova sportiva sviluppata assieme a Lotus. Il designer Arseny Kostromin, che ha lavorato alla Koenigsegg Gemera (e in passato ha collaborato con Genesis, Volkswagen e Renault), ha provato a immaginare un futuro alternativo: il suo progetto, chiamato Alpine GTA, attinge a piene mani dal know-how derivato dall’impegno del brand in Formula 1, preservandone il carattere rétro e la propulsione endotermica.
Soluzioni racing
I render dell’Alpine GTA mostrano una vettura che mantiene le sembianze dell’attuale A110, ma presenta un’estetica decisamente più estrema, che ricorda quella delle hypercar marchiate Bugatti, Pagani e Koenigsegg. Proprio quest’ultimo brand sembra aver ispirato particolarmente Kostromin, come dimostrano i proiettori anteriori e le portiere dalla caratteristica apertura “a farfalla”, che ricordano la Agera.
Le proporzioni del corpo vettura rimangono quelle della berlinetta A110, ma con numerosi dettagli racing, come un fondo piatto in fibra di carbonio (in puro stile Formula 1), il quale integra lo splitter anteriore, le minigonne che fungono anche da convogliatori verso le prese d’aria laterali e l’estrattore posteriore.
Completano il pacchetto aerodinamico la vistosa ala posteriore, le prese d’aria frontali circolari (per il raffreddamento dei freni), che sorgono dove nella vettura originaria ci sarebbero i proiettori, e le due feritoie ai lati del cofano anteriore, che ricordano il sistema S-Duct utilizzato dalle Ferrari stradali per generare downforce, a sua volta mutuato dall’esperienza in Formula 1.
Cuore endotermico
Posteriormente troviamo i proiettori composti da tanti segmenti di led, una soluzione che ricorda la Bugatti Divo, e i due terminali di scarico. Secondo la visione dell’autore, infatti, la propulsione è affidata a un ipotetico motore endotermico, montato in posizione posteriore-centrale come sull’attuale vettura, e di cui sappiamo solamente la cilindrata, 4 litri, grazie alla sigla impressa sulla cover di carbonio.
La meticolosità del designer lo ha spinto a produrre persino dei render della vettura spogliata dalla carrozzeria, i quali mettono in mostra un telaio monoscocca in fibra di carbonio estremamente realistico, così come lo schema sospensivo push-road derivato dalle monoposto, e i freni carboceramici.
Interni scarni
In linea con il carattere corsaiolo dell’Alpine GTA, gli interni – piuttosto essenziali - sono un tripudio di fibra di carbonio, dove spiccano i sedili a guscio con cinture a cinque punti e il volante con i led di cambiata nella parte superiore della corona. Un ultimo particolare fa capire che Arseny Kostromin ha pensato proprio a tutto: il tachimetro con fondo scala a 340 chilometri orari. A noi non resta che immaginare il rombo.