Il 20 febbraio il film "Bianco Rosso e Verdone" compie 40 anni. L'esilarante road movie italiano, diretto e interpretato da Carlo Verdone, vede protagonisti tre uomini in viaggio verso i rispettivi seggi elettorali, a bordo di auto che hanno segnato un’epoca e la commedia made in Italy.
La Fiat 131 Panorama di Furio
I protagonisti sono tutti e tre interpretati da Verdone. Il primo è Furio Zoccano, funzionario statale residente a Torino, in viaggio verso Roma con la moglie Magda: cerca di pianificare nel dettaglio ogni cosa, andando però incontro a numerosi imprevisti. I due rimangono coinvolti in un incidente, Fulvio finisce in ospedale. Ma a farne le spese sembra sia la vettura dell'altro autista, una malandata Volkswagen Maggiolino cabriolet. Illesa invece l’auto della coppia, una Fiat 131 Mirafiori Panorama bianca.
L'Alfasud del riscatto
La vera star a quattro ruote del film è senza dubbio l'Alfasud, buffa e grossolanamente allestita per il viaggio - il sedile del passeggero anteriore è finito sul tetto - da un altro protagonista, Pasquale Amitrano, emigrato lucano che vive a Monaco di Baviera, in quella che all'epoca del film era la Germania Ovest: deve raggiungere Matera per votare. La scelta dell'Alfasud non è casuale. E’ un'auto simbolo per l'Italia e per il marchio che all'inizio degli anni '70 è andato a produrla a Pomigliano d’Arco.
Mimmo e la 1100 D
Altro indimenticabile personaggio è il romano Mimmo che sistema la sua Fiat 1100 D verde con tettuccio bianco in modo che la nonna Teresa sia comoda nel lungo tragitto da Verona a Roma verso il seggio elettorale. La leggendaria nonna interpretata dalla Sora Lella non fa che schernirlo. Anche qui l'auto, come negli altri episodi, è uno strumento che aiuta a raccontare personaggi e maschere dell’Italia degli anni '80.
