Ultimo aggiornamento  28 maggio 2023 04:35

Opel, l'importanza di vederci chiaro.

Angelo Berchicci ·

Gli optional non sono tutti uguali. Soluzioni sfiziose, tecnologiche, che strizzano l’occhio alla moda o alla praticità: quando si va a configurare l'auto nuova è facile farsi tentare dall’elenco delle dotazioni a richiesta. Alcuni equipaggiamenti, tuttavia, sono più importanti di altri, perché incrementano il livello di sicurezza della vettura.

Non stiamo parlando solo dei sistemi di assistenza alla guida, ma anche dei proiettori a led di ultima generazione, i cosiddetti fari a matrice di led. E’ questo il motivo che ha spinto Opel, un costruttore che storicamente bada più al sodo che all’apparenza, a introdurre questa tecnologia anche nei segmenti più accessibili, come l’utilitaria Corsa e la nuova generazione del suv compatto Mokka.   

Una questione di sicurezza 

L’attenzione verso una corretta illuminazione è sempre stata una caratteristica del brand tedesco, sin dai tempi dei fari allo Xeno (nel 1998 la Omega è stata la prima vettura a montarli di serie). Più recentemente, Opel è stata tra le prime case a impegnarsi nello sviluppo dei fari a matrice di led, che oggi continuano a essere il massimo standard disponibile dopo i fari a laser (montati solo su alcuni modelli altamente esclusivi).

Il sistema della Casa tedesca, chiamato IntelliLux Led, è stato svelato - in forma ancora prototipale - nel 2012, sulla Opel Insignia di precedente generazione, e introdotto commercialmente nel 2015, sull’attuale Opel Astra. Una scelta non scontata, perché all’epoca i fari a matrice di led erano montati solo su alcuni modelli di alta gamma (la prima vettura ad esserne dotata è stata l’Audi A8 nel 2013).

Anche sulle piccole 

Oggi i fari matrix led hanno avuto grande diffusione, ma Opel continua a distinguersi per una strategia volta a “democratizzare” questa tecnologia. Infatti, dopo l’Astra e l’ammiraglia Insignia, ad adottare i fari IntelliLux Led sono stati i due modelli più piccoli della gamma, le segmento B Opel Corsa e Mokka, comprese le relative versioni elettriche.

Tra le utilitarie, in particolare, i fari a matrice di led sono ancora una rarità, offerta solo su vetture di categoria premium come la Mini. In più, quelli della Opel Corsa (e della Mokka) hanno un prezzo di 600 euro, mentre in genere il loro costo si aggira attorno ai mille euro, e sono di serie sugli allestimenti più ricchi.    

Massima resa senza abbagliare 

I fari a matrice di led sono un ulteriore sviluppo dei proiettori full led, questi ultimi ormai disponibili sulla maggior parte dei modelli in listino. Rispetto ai full led statici, i fari di tipo matrix permettono una gestione attiva del fascio luminoso, che si modifica continuamente per adattarsi alle vetture che precedono o che vengono in senso contrario, alla velocità e all’andamento della strada.

Il risultato è quello di avere sempre la massima visibilità disponibile, nei punti in cui ce n’è più bisogno (ad esempio all’interno di una curva) e senza abbagliare gli altri utenti della strada. I normali sistemi full led, invece, non permettono questa regolazione dinamica del fascio di luce, limitandosi ad accendere e spegnere automaticamente gli abbaglianti quando necessario.

I benefici 

L’IntelliLux Led di Opel funziona grazie a una telecamera e a un software dedicato, i quali attivano gli abbaglianti appena lasciata l’area urbana e adeguano costantemente la lunghezza e la distribuzione del fascio luminoso, accendendo e spegnendo in pochi millisecondi i vari segmenti di led presenti nel proiettore (il cui numero varia da modello a modello: la Corsa ne ha 8, la Insignia ben 168).

Rispetto ai normali fari con lampadine alogene, i benefici sono evidenti: il fascio di luce è più chiaro (stanca meno la vista nei lunghi viaggi), più largo e profondo (può arrivare fino a 400 metri), elimina le zone d’ombra in curva e assorbe il 76% di energia in meno. Una differenza come dal giorno alla notte. 

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