Per molti è lo spot più bello trasmesso durante il Super Bowl – la finale del campionato Nfl di football – negli ultimi anni, per alcuni addirittura il migliore di sempre. Di sicuro il video proposto nel secondo tempo della partita tra Tampa Bay Buccaneers e Kansas City Chiefs da Jeep colpisce nel segno. Non poteva che essere così pensando che il marchio, uno dei più squisitamente “americani” e che festeggia nel 2021 gli 80 anni di attività, è riuscito in un’operazione inedita: avere come testimonial non un personaggio qualunque ma il Boss, Bruce Springsteen, insieme a Bob Dylan il più grande cantore degli Usa del dopo guerra.
Al centro di tutto
Il filmato – che è un messaggio d'amore per l'America e non è la pubblicità di uno dei tanti nuovi modelli che Jeep sta per lanciare, come la Grand Cherockee a sette posti in arrivo entro l’anno e che avrà presto anche una versione ibrida – ha come protagonista un’icona a stelle e strisce: una CJ-5, prodotta in oltre 600mila esemplari tra il 1964 e il 1983 e ci porta proprio nel cuore del Paese. A una piccola chiesetta a nord di Lebanon, Kansas, centro geografico esatto dei 48 stati continentali che formano gli Usa e per questo luogo simbolico per gli americani di unità e di forza. Non a caso il video si intitola "The Middle", il centro.
Gli stessi concetti che – in un paesaggio innevato ma rischiarato da una nuova alba – Bruce Springsteen recita nel testo che accompagna le immagini. “Tutti sono benvenuti qui, nel centro, un posto che è stato difficile da raggiungere in questi ultimi tempi”. Il riferimento è alle divisioni, anche politiche (si parla infatti di “rossi” e “blu” i colori tradizionali dei partiti politici americani, repubblicani e democratici) e si citano la paura “che non ha mai rappresentato il meglio di chi siamo” e la libertà “che non è solo di alcuni, ma appartiene a tutti noi e ci connette”.
Il messaggio – rivolto come si legge nella sovraimpressione ai “ReUnited States of America” - si conclude con lo sguardo al futuro. “C’è speranza sulla strada, davanti a noi”.
E se lo dice il Boss – uno che le strade americane le vive e le canta da quasi 50 anni– ci possiamo fidare.