Dopo quasi un decennio di vita, passati soprattutto a lasciare il segno sulle piste, va in pensione la Toyota GT86. L’ultimo dei 7.500 esemplari prodotti della coupé sportiva 2+2 giapponese è stato venduto la scorsa settimana nel Regno Unito.
Un'auto "estremamente divertente da guidare"
Le origini della GT86, conosciuta in molti mercati tra cui quello americano semplicemente come 86, risalgono al 2005. Quando Toyota e Subaru, che avevano stretto una partnership, decisero di costruire insieme un modello in grado di simboleggiare la forza della loro alleanza che, su suggerimento dell’allora presidente della Toyota Akio Toyoda, avrebbe dovuto essere “estremamente divertente da guidare”.
Fu così che venne realizzato il concept FT-86 dal quale derivarono nel 2011 la versione di serie della GT86 e la gemella di pianale Subaru BRZ. Spinte ambedue da un motore boxer aspirato di 2 litri da 200 cavalli, associato alle ruote posteriori tramite un cambio a 6 marce manuale o automatico.
Dalle gare GT4 ai videogiochi
Grazie alle prestazioni oltre la norma e la caratteristica di essere estremamente maneggevole e divertente nella guida, come aveva chiesto il numero uno della Toyota, la GT86 ha subito conquistato il pubblico più sportivo. Nel corso degli anni è stata inoltre omologata per essere impiegata nelle gare GT4 e nei rally, raggiungendo una popolarità tale da farne anche una star sui circuiti virtuali in numerosi videogiochi.
Vestita con le livree storiche
Nel 2015, una particolare flotta di GT86 con delle livree storiche è stata utilizzata per celebrare al Goodwood Festival of Speed le auto da corsa Toyota del passato e successivamente per rendere omaggio ai piloti di Le Mans.
Il nome visibile dal satellite
Toyota UK ha inoltre per divertimento caratterizzato la GT86 con il look da panda dell'iconica Toyota AE86 Sprinter Trueno dal manga Initial D, mentre il pilota di drifting Fredric Aasbo durante il Red Bull Drift Shifters del 2018, in Inghilterra a Liverpool, ha utilizzato un esemplare della vettura portato nella potenza a 1.150 cavalli per disegnare con le gomme sull’asfalto un gigantesco logo 86, visibile da un satellite in orbita. Vi proponiamo il video della esibizione, anticipandovi comunque che l’erede delle GT86 è già allo studio di Toyota.