Dopo Ford con la Thunderbird, anche Toyota ha depositato presso l'ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti una domanda per conservare i diritti sul nome di suo modello storico, la Celica.
A differenza della casa americana, la quale ha fatto intendere che la sua famosa decappottabile potrebbe rivivere nei panni di una futura vettura elettrica, il costruttore giapponese non ha però dichiarato nulla sui motivi della blindatura del nome.
La storia
La Celica è arrivata sulle strade nel 1970 per essere prodotta fino al 2005 in 7 generazioni. Con essa il costruttore jap ha vinto suo primo titolo Mondiale Rally nel 1992 con al volante Carlos Sainz. Dalla vettura è stata inoltre derivata la Supra del 1978, altra star degli sterrati.
Potrebbe tornare
Non è da escludere l’intenzione della Casa di proporre in futuro una riedizione della celebre coupé, come ha già fatto con la Supra. Secondo Masayuki Kai, assistente capo ingegnere Toyota, il ritorno di una Celica “potrebbe essere a trazione integrale per differenziarla proprio dalla Supra". E chissà che, come per Supra coprodotta in sinergia con Bmw per ridurre i costi, anche per una nuova Celica si stia cercando un partner.