Il 2020 di Tesla è stato appena messo dietro le spalle – con il raggiungimento di un record, 499.550 vetture vendute - e già gli analisti si domandano quali risultati otterrà il costruttore nell’anno iniziato da poche settimane.
Le indicazioni che arrivano da Wall Street dicono che il costruttore di elettriche consegnerà da qui a dicembre almeno il 50% di veicoli in più: per questo stimano che a fine anno si possa arrivare a una cifra che oscilli tra 750mila e 850mila.
La forbice
Nel 2020, la Tesla di Elon Musk ha consegnato nel mondo quasi 500mila unità, obiettivo tondo mancato per un pugno di macchine.
Rispondendo a una precisa domanda, Musk tempo fa ha parlato di una forbice per il 2021 tra 840mila e 1 milione. Tuttavia in una telefonata con gli analisti dopo la presentazione dei dati 2020, il ceo di Tesla ha preferito non più sbilanciarsi e non dare un obiettivo preciso. "In un orizzonte pluriennale, prevediamo di raggiungere una crescita media annua del 50% delle consegne di veicoli. In alcuni anni potremmo crescere più velocemente, cosa che prevediamo di fare nel 2021", si legge nel comunicato ufficiale.
I dubbi
Gli analisti di J.P.Morgan hanno indicato nelle loro stime per il 2021 un target di 765mila veicoli (in precedenza si parlava di 715mila).
Credit Suisse, invece, afferma che l'espansione delle strutture da parte di Tesla – con la gigafactory di Shanghai che dovrebbe andare a pieno regime e le previste prime aperture per Berlino e Austin - è alla base della sua stima di 853mila vetture: "Ci chiediamo - scrivono - se Tesla stia semplicemente fissando un obiettivo più basso, in modo da gestire meglio le aspettative”. Alla prossima trimestrale le prime risposte.