Il prossimo 13 febbraio, la casa d'aste Rm Sotheby's si prepara a scrivere un altro pezzo di storia con la vendita online della Ferrari 599 GTZ Nebbio Spyder Zagato, uno dei soli nove esemplari personalizzati dalla carrozzeria milanese sulla base della 599 GTB Fiorano del 2009. Sull'annuncio non c'è una quotazione officiale, ma a giudicare dai precedenti si parla di cifre stellari: tre anni fa, infatti, l'unica versione del gruppo dotata di trasmissione manuale è stata venduta per 1,5 milioni di dollari.
Potenza a cielo aperto
Quando si dice che le basi sono importanti. I progettisti di Zagato hanno infatti lavorato sul telaio della potente granturismo considerata l'erede della 575M Maranello, la 599 GTB. Sulla sportiva, le nuove linee evidenziano un forte richiamo alle Rosse da competizione degli anni '50. L'intervento più radicale è la perdita del tetto che la rende ancora più sportiva ed esclusiva che mai. C'è poi la firma di Zagato nella “doppia gobba” ora riproposta sul cofano posteriore della spider. A livello meccanico resta tutto invariato: a spingere l'auto c’è sempre il V12 da 6.0 litri e 620 cavalli di potenza abbinato a un cambio a sei velocità F1.
Gli interventi estetici sono stati ultimati agli inizi del 2020. Gli interni differiscono poco dall’originale con nuovi rivestimenti in pelle coordinati al colore della carrozzeria e il classico logo Zagato cucito sui poggiatesta. Sarà battuta all'asta con soli 21 mila chilometri segnati sul tachimetro, 20 dei quali percorsi prima di arrivare all'officina di Milano.
Una storia tutta italiana
Quello fra Ferrari e Zagato è un rapporto di lunga data. Il primo contatto fra le due eccellenze del "Made in Italy" avviene negli anni venti quando il Drake è un pilota di Alfa Romeo e l'officina italiana viene chiamata dalla scuderia per creare carrozzerie leggere in alluminio capaci di bruciare sul tempo le rivali dell'epoca.
Quando più avanti Enzo Ferrari inizia a produrre auto con il suo nome, ha già bene in mente a chi rivolgersi. La prima Rossa elaborata dalla carrozzeria di Milano è la 166 MM Panoramica del 1948, la coupé dal design moderno con finestre in plexiglass che si curvano insieme alle linee del tetto. A seguire, le cinque berlinette 250 GT Lwb "Tour de France" (1956-1964), ciascuna di colore diverso, e la Ferrari 250 GT Z del 1956 su cui debutta l'innovativa linea del tetto a “doppia bolla”, una firma che Zagato adotta con lo scopo di fornire ai passeggeri maggiore spazio sopra la testa.
Una storia di successo che dà vita a personalizzazioni importanti come la concept car Ferrari Testarossa Zagato F.Z.93 presentata al Salone di Ginevra del 1993, la prima realizzata sotto la direzione di Andrea Zagato, nipote del designer Ugo nonché fondatore nel 1919 dell'azienda. Un marchio di fabbrica, anzi di famiglia.