Ultimo aggiornamento  21 marzo 2023 02:15

Tesla, il 2020 chiude per la prima volta in utile.

Redazione ·

Tesla ha presentato i risultati del quarto trimestre 2020 e quelli dell'intero anno che per la prima volta della sua storia è in utile. Un risultato clamoroso se si pensa che l'obiettivo è stato raggiunto nell'annus horribilis della pandemia.

Nel 2020 il costruttore ha venduto il 36% in più rispetto al precedente e ha sfiorato l’obiettivo delle 500mila consegne, fermandosi a 499.550, di cui 442.511 Model 3 e Y e 57.039 Model S e X. Ha poi ottenuto utili per 721 milioni di dollari, nonostante gli effetti negativi dell'emergenza sanitaria sui mercati. E’ la prima volta che la Casa di Fremont non chiude l’anno in perdita: nel 2019 aveva avuto un “rosso” per 862 milioni.

Per l’intero 2020 scorso le vendite hanno portato 31,5 miliardi rispetto ai 24,6 del 2019. La posizione finanziaria dell'azienda è solida, con liquidità, o equivalente, pari a 19,3 miliardi di dollari.

Ultimo trimestre ok

Nell’ultimo trimestre dell’anno le vendite (+46% rispetto al 2019 con 180.570 esemplari commercializzati) hanno fruttato 10,7 miliardi di dollari, superando le aspettative che ne prevedevano 10,4. Il profitto è stato pari a 267 milioni, molto superiore a quello dello stesso periodo dell’anno precedente, di 105. I questi ultimi tre mesi dell’anno 401 milioni di dollari (il 4% del totale) sono arrivati dalla vendita ad altri costruttori delle quote di emissioni.

L'utile netto - al netto del compenso in azioni che spetta al ceo Elon Musk - è salito a 903 milioni di dollari dai 386 dello scorso anno, ma la società è stata al di sotto delle aspettative medie degli analisti che, secondo i dati di Refinitiv, si aspettavano una cifra di 1,08 miliardi di dollari.

Gli utili per azione sono stati di 0,80 dollari, inferiori alle attese di 1,01 dollari causa una flessione in borsa. Il titolo, comunque, è salito di oltre il 1.100% dallo scorso marzo e del 674% in dodici mesi.

Dubbi sul futuro

Se il 2020 di Tesla ha portato per la prima volta un utile, non ci sono certezze rispetto al 2021. Il costruttore ha per ora preferito non sbilanciarsi troppo su quello che potrà accadere nei prossimi dodici mesi e non ha indicato un obiettivo di consegne preciso per il nuovo anno, rimandando il discorso al prossimo trimestre. Ciò anche in considerazione della “crisi dei chip” che sta ritardando la produzione di auto nuove in questo inizio anno.

"In un orizzonte pluriennale, prevediamo di raggiungere una crescita media annua del 50% delle consegne di veicoli. In alcuni casi potremmo crescere più velocemente, ed è quello che pensiamo di fare nel 2021", si legge nella nota ufficiale di Tesla che accompagna i risultati del 2020. In ottobre, alla domanda di un analista se Tesla puntava a consegnare da 840mila a 1 milione veicoli nel 2021, in base all'attuale capacità massima delle sue fabbriche, Musk ha risposto che l'obiettivo era "più o meno quello".

Situazione fabbriche

Nel resoconto annuale, Tesla specifica anche la situazione dei suoi impianti in tutto il mondo. Confermata la conclusione dei lavori per l’upgrade di Fremont, ora pronto a sfornare le nuove versioni dei modelli S e X. Entro la fine del primo trimestre lo stabilimento tornerà a lavorare a pieno regime.

Ribadita anche la capacità produttiva di 250mila vetture l’anno della gigafactory di Shanghai, mentre a Berlino “è iniziato l’arrivo dei macchinari che serviranno alla costruzione della Model Y, “da far partire entro l’anno”, si legge nella nota del costruttore. Confermati anche i progressi per l'entrata in funzione della seconda fabbrica negli Usa, quella di Austin.

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