LONDRA – La Brexit? Un’opportunità di business per Nissan, la più grande Casa auto presente sul territorio inglese. Lo dice – alla Bbc - Ashwani Gupta, chief operating officer del marchio giapponese che, dopo aver più volte messo in guardia dai rischi per lo stabilimento di Sunderland, soprattutto in caso di no deal, di uscita del Regno Unito dall’Unione europea senza intesa, ora ha decisamente imboccato una strada diversa. "L'accordo sulla Brexit è positivo – ha detto il manager originario di Dehradun, in India, alla tv britannica – e ci permetterà di cogliere questa occasione per ridefinire l’intero comparto automotive del Paese”.
Secondo Gupta l’accomodamento raggiunto in extremis tra Londra e Bruxelles “ha creato un ambiente competitivo perfetto per il nostro impianto di Sunderland e non solo all’interno del Regno Unito, ma anche all’esterno”.
La risposta sono le batterie
La svolta, per il manager, passa per le batterie delle auto elettriche, un componente fondamentale che oggi è importato dal Giappone: “Abbiamo deciso di localizzare la produzione della batterie da 62 kWh proprio qui a Sunderland in modo che tutti i nostri prodotti possano essere qualificati per entrare nella Unione europea senza dazi”.
La produzione degli accumulatori più potenti nel Regno Unito garantirà che le auto di Nissan rispettino le norme commerciali concordate con Bruxelles che richiedono - per beneficiare di tariffe zero quando vengono esportate nel resto d’Europa - che almeno il 55% del valore del veicolo sia derivato o internamente in Gran Bretagna o nel resto del Vecchio continente. Circa il 70 per cento delle automobili realizzate a Sunderland viene esportato e la stragrande maggioranza di esse viene venduto nell'Unione europea.
Accoglienza calorosa
Le affermazioni di Ashwani Gupta sono state accolte con molta soddisfazione a Londra, in particolare dagli ambienti governativi. Il segretario di stato per gli affari economici, l’energia e la strategia industriale alle imprese Kwasi Kwarteng ha risposto: "La decisione di Nissan rappresenta una iniezione di fiducia nella Gran Bretagna e nella nostra economia che deriva dalle certezze offerte dall’accordo commerciale con Bruxelles. Per la forza lavoro dedicata e altamente qualificata di Sunderland, significa che la città vedrà la nascita anche dei modelli Nissan negli anni a venire e convoglierà nel nord est i benefici che deriveranno dalla produzione di veicoli elettrici”.
Soddisfazione ha espresso anche Mike Hawes, a capo dell’Smmt, l’associazione dei costruttori: “L'impianto di batterie di Sunderland potrebbe essere sufficiente per i piani a breve termine di Nissan per costruire decine di migliaia di auto elettriche”.
Qualche dubbio viene dal mondo accademico: il professor David Bailey, docente di politica ed economia alla Warwick University ha detto: “Questa è ovviamente una buona notizia e aiuterà la Nissan Leaf a evitare qualsiasi tariffa futura, ma avremo bisogno di vedere molti più investimenti nella produzione di batterie nel Regno Unito se vogliamo che il Paese conservi il suo ruolo di produttore ed esportatore di automobili”.