Guardare al futuro pensando al passato: lo hanno già fatto diverse case automobilistiche e adesso anche la Ford. Il costruttore americano starebbe infatti pensando di rispolverare alcuni nomi di propri modelli iconici per i suoi prossimi veicoli a zero emissioni. A dirlo è Jason Castriota, direttore globale per i veicoli elettrici a batteria di Dearborn, il quale ha dichiarato che l'idea sarebbe nata dopo il debutto della Mustang Mach-E.
Un modello di culto
Se così dovesse essere, la prossima Ford elettrica potrebbe allora chiamarsi Thunderbird. Nelle scorse settimane il costruttore ha nuovamente depositato presso l'ufficio brevetti degli Stati Uniti il nome della celebre decappottabile, non più in produzione e modello di culto per appassionati e collezionisti.
La sportiva più prodotta al mondo
Realizzata in 11 generazioni dal 1955 al 2005, per un totale di quasi 4,5 milioni di esemplari che ne fanno tutt'ora l’auto sportiva più prodotta al mondo, la Thunderbird venne progettata dalla Ford con l’intenzione di farne una rivale della Chevrolet Corvette.
Il nome, tradotto in italiano “uccello di tuono”, derivava da una divinità degli indo-americani dell'Arizona che, secondo le credenze, governava il cielo e forniva un aiuto all’uomo originando con il battere delle ali piogge nel deserto da cui ricavare acqua.
Personal luxury car
La prima Ford Thunderbird si presentava come una cabriolet a due posti e, pur trattandosi di una vera e propria auto sportiva, privilegiava il comfort. Le dimensioni ridotte e il grande motore V8 l'hanno portata anche nelle competizioni Nascar. Le versioni coupé e berlina hanno dato vita sul mercato americano al segmento delle personal luxury car, frequentato anche da Buick Riviera, Cadillac Eldorado e Pontiac Grand Prix.
Una scossa per rinascere
Nel 1997, con l’uscita di scena della nona generazione, la Thunderbird sembrava ormai destinata ad andare in pensione definitivamente. Nel 2002 Ford ha però deciso di riesumare il modello per una reinterpretazione in chiave moderna. La vettura non ha tuttavia riscosso il successo sperato e nel 2005 è stata ritirata del mercato.