Share Now (il car sharing di Bmw e Daimler) non specifica l'esatto ammontare delle perdite registrate a fine 2020, ma sostiene che nonostante la pandemia l'anno appena trascorso sia andato meglio del previsto. Dopo il -90% di marzo e aprile in pieno lockdown, stando comunque a stime Aniasa, l'associazione delle aziende di autonoleggio, il calo a fine anno per l'intero car sharing in Italia si aggira intorno al 60% rispetto al 2019.
Share Now sottolinea che il proprio calo delle attività è stato parzialmente compensato da un aumento della durata media dei noleggi in tutti gli otto paesi europei in cui sono attivi i suoi servizi, Italia compresa.
Italia, seconda in Europa per iscritti
In Italia, Share Now è presente a Roma, Milano e Torino con un totale di 2.400 auto condivise e conta su 700.000 utenti, al secondo posto nella classifica dei Paesi con il più alto numero di iscritti e con più vetture disponibili, subito dopo la Germania.
La nota positiva, secondo l'azienda, è che in Italia c'è stato un aumento dell'86% rispetto al 2019 della durata di un noleggio che si è attestato in media sui 51 minuti. Al primo posto c'è Roma (73 minuti, +132% rispetto all'anno precedente), seguita da Milano (49 minuti, +61%) e Torino (31 minuti, +66%).
Il trend, spiega Andrea Leverano, Regional operations director South West di Share Now, "è riconducibile per lo più al lancio della formula di noleggio a lungo termine (da 1 a 30 giorni consecutivi, ndr): in Italia le giornate di utilizzo vendute tramite i pacchetti giornalieri sono aumentate del 214% rispetto al 2019". E se una parte l'emergenza sanitaria ha fatto diminuire in termini assoluti il numero di noleggi, dall'altra ha modificato l'utilizzo del car sharing da parte dei cittadini: "Si usa meno in centro città, mentre aumenta in periferia".