Questa è la storia di un ladro, ma non di uno qualunque. Lupin, la serie tv Netflix in cima alla top ten delle più viste in Italia e non solo, si ispira alle avventure del ladro gentiluomo di Maurice Leblanc di inizio ‘900.
Protagonista Assane Diop (alias Omar Sy), in una Parigi odierna, che veste i panni di un personaggio senza tempo che unisce diverse generazioni. Non ha niente a che fare con l’amato manga giapponese: il samurai Ghemon, il commissario Zenigata e l’affascinante Fujiko sono solo ricordi. La storia racconta solo di un uomo influenzato dal personaggio trasformista ed enigmatico Lupin, nella quale anche le auto "rubano" la scena. Eccone alcune.
Dalla Ferrari California alla Renault Traffic
È il Louvre il luogo del primo colpo. Assane vuole rubare il collier della regina Maria Antonietta, di proprietà della famiglia Pellegrini, per la quale il padre, Babakar Diop, venticinque anni prima lavorava come chauffeur a bordo di una scintillante Bentley Turbo RT. Più che per il valore del gioiello, il movente del furto è più profondo. In una sequenza ricordo di Assane, si nota come Diop avesse un ottimo rapporto soprattutto con la signora Pellegrini: ad esempio, le va in soccorso mentre rimane ferma sotto la pioggia con la sua Volkswagen Golf in panne.
Nonostante la fiducia della famiglia, il padre di Assane, nel 1995, fu il primo a essere accusato del furto dello stesso collier e viene portato in carcere. La depressione scaturita da tale ingiustizia, provoca il suicidio di Babakar, e di conseguenza la voglia di rivalsa da parte del figlio che vuole trovare a tutti i costi i veri colpevoli della vicenda.
Il piano del furto è piuttosto complicato, ma si concretizza con una serie di colpi di scena, con Assane maestro del doppio gioco. I suoi complici “provvisori” riescono a rubare il collier e a scappare a bordo di una fiammante Ferrari California rossa ma, nonostante il bolide, la fuga dura poco e vengono fermati. Assane, invece, riesce a dileguarsi.
L’astuzia del ladro gentiluomo prevale e con un abile trabocchetto esce dal Louvre con il prezioso collier in tasca. Non sarà il primo e unico raggiro del moderno Lupin e la ricerca della verità prosegue incessantemente, con tutti i suoi mezzi a disposizione, tra cui una Renault Traffic bianca, fondamentale per un altro tassello del mosaico.