L’ultima arrivata è la Lamborghini SC20, sviluppata dalla squadra corse del costruttore di Sant’Agata Bolognese. Gli ingredienti sono di tutto rilievo: carrozzeria barchetta, un solo esemplare prodotto, un V12 6.5 da 770 cavalli e un prezzo stellare (si parla di cifre a sei zeri).
Mitja Borkert, capo del centro stile Lamborghini, ha disegnato la SC20 in sinergia con il fortunato cliente: “Fin dai primi disegni il proprietario è stato coinvolto nella fase stilistica. Le principali fonti di ispirazione per questo modello sono state Diablo VT Roadster, Aventador J, Veneno Roadster e Concept S: il risultato è un sensazionale connubio tra creatività e attitudine racing”.
Così fanno Ferrari, Aston Martin…
Il costruttore italiano non è certo l’unico ad aver scelto questa architettura per una sua supercar. Anzi, da due anni a questa parte il segmento è in continua crescita e si è arricchito di modelli dei più famosi costruttori internazionali di auto sportive: da Ferrari ad Aston Martin, da Bentley a McLaren. L’architettura garantisce ampi margini di guadagno a fronte di investimenti non troppo esosi visto che pianale, motore e componentistica generale sono tutti presi da altri modelli già in produzione.
Con le Monza SP1 ed SP2, il centro stile Ferrari guidato da Flavio Manzoni ha mostrato il suo stato dell’arte in termini di design e tecnica. Prodotta in 500 esemplari mono o biposto, la Monza è spinta da un V12 6.0 da 810 cavalli in grado di farla schizzare in 2,9 secondi da 0 a 100 chilometri orari. I fortunati che hanno speso 1,6 milioni di euro per mettersene un esemplare in garage possono stare tranquilli: le quotazioni puntano al raddoppio del valore in pochi anni.
La risposta di Aston Martin si chiama V12 Speedster. La barchetta inglese, costruita in 88 esemplari per altrettanti selezionatissimi clienti, monta un dodici cilindri 5.2 da 700 cavalli per 700 newtonmetri di coppia. Alla trasmissione ci ha pensato ZF, che ha fornito un cambio automatico a 8 marce, mentre le consegne inizieranno nel primo trimestre del prossimo anno a un prezzo di oltre 875 mila euro. I designer hanno nascosto qua e là diverse citazioni del passato, dalla DBR1 che vinse nel 1959 la 24 Ore di Le Mans alla concept CC100 Speedster presentata nel 2013.
…Bentley e McLaren
Batte bandiera inglese anche la barchetta Bacalar, supercar a marchio Bentley realizzata in appena 12 esemplari dalla divisione Mulliner, quella dedicata a progetti speciali e customizzazioni. Pur avendo il parabrezza, la Bacalar viene classificata da Bentley come barchetta grazie a una configurazione a due posti secchi, all’assenza del tetto e a una linea di cintura piuttosto alta. Proprio in questi giorni i tecnici inglesi stanno testando un esemplare di preserie per le ultime messe a punto, in attesa delle prime consegne previste a 2021 inoltrato. La sportiva è spinta da un V12 a benzina in grado di erogare 659 cavalli di potenza e ben 900 newtonmetri di coppia. Prezzo intorno ai 2 milioni di euro.
La barchetta di McLaren si chiama Elva. 399 esemplari, motore 4.8 V8 da 815 cavalli, 0-100 in tre secondi e prezzo di 1,7 milioni di euro: la Elva non ha nulla da invidiare alle concorrenti. Disegnata nel centro stile di Woking del costruttore inglese guidato da Robert Melville, la barchetta McLaren può contare su linee pulite e a favore di aerodinamica e su qualche follia: i progettisti hanno previsto che si possa personalizzare la vettura con uno scudo termico d’oro 24 carati a copertura del propulsore. Cose da pazzi.