Aston Martin lancerà entro 2 anni 10 modelli nuovi, derivati da quelli già esistenti. A dirlo il nuovo amministratore delegato della azienda Tobias Moers, subentrato ad agosto a Andy Palmer, il quale ha avviato un programma di sviluppo per riportare la Casa inglese a generare liquidità positiva entro il 2023.
La strategia è basata sul potenziamento della parte ingegneristica di questa, che ha sede anche nel famoso circuito del Nürburgring in Germania, per ottenere la massima efficienza nello sviluppo delle nuove vetture saranno coinvolti anche tutti i fornitori esterni. Primo fra questi Mercedes, da cui Moers proviene, contando sul fatto che Daimler detiene un quinto delle azioni di Aston Martin e che già fornisce al costruttore diversi motori provenienti dalla sua divisione AMG.
Seguire le esigenze del mercato
Dalla Mercedes arriveranno infatti anche le tecnologie destinate ad equipaggiare le future auto a batteria di Gaydon, necessarie a soddisfare le richieste del mercato visto che, sempre secondo l’ad, le normative sulle emissioni metteranno presto in discussione il popolare propulsore V12 a benzina della Casa destinato “ad affrontare una dura lotta per la sopravvivenza”.
Modelli a batteria che rispettino la tradizione
Moers ha sottolineato come l’elettrificazione sia una priorità assoluta nel suo programma di sviluppo, a patto di mantenere nei modelli una connotazione che rispetti la tradizione del costruttore. A cominciare dal nome, motivo per il quale il manager ha deciso di “parcheggiare” al momento il progetto Lagonda, sostenendo che la prima vettura a zero emissioni con la spina della Casa dovrà chiamarsi per forza di cose Aston Martin e non essere identificata con un brand secondario.
Un suv a zero emissioni
Potrebbe trattarsi di una versione derivata a batterie del suv DBX, del quale è già stata ipotizzata una variante ibrida plug-in: quest’ultimo sta riscuotendo un grande successo perfino in Cina, tipicamente un mercato debole per le auto sportive, con circa un quinto degli ordini proveniente addirittura da donne e clienti nuovi per il marchio. Ma non è escluso che Aston Martin intenda proporre invece subito una berlina o una coupé basate sulla stessa piattaforma della Mercedes EQS prossima al debutto. Staremo a vedere.