Ultimo aggiornamento  01 giugno 2023 18:14

Le batterie le ricicla Amazon.

Angelo Berchicci ·

Un possibile tsunami ambientale. E’ quello che molti temono di qui ai prossimi anni, quando milioni di auto elettriche in tutto il mondo arriveranno alla fine del loro ciclo vitale, e i relativi accumulatori dovranno essere smaltiti. Un tema fondamentale per l’ambiente, ma anche un settore di business che promette un’enorme crescita, come dimostra il recente investimento da parte di Amazon nella Redwood Materials, azienda creata dal co-fondatore di Tesla J.B. Straubel e specializzata nel recupero di accumulatori.

L'investimento

La startup, con sede in Nevada, è stata inserita tra le cinque aziende che riceveranno i 2 miliardi di dollari dell’Amazon’s Climate Pledge Fund, investimenti che aiuteranno il colosso dell’e-commerce nel suo processo di decarbonizzazione. Tra queste c’è anche Rivian, a cui Amazon ha commissionato 100mila furgoni elettrici per le consegne.  

Redwood Materials si occuperà quindi di smaltire le batterie e molte componenti elettriche utilizzate dalla multinazionale in ogni sua attività commerciale. “La quantità di materiale che può essere riciclato in un colosso come Amazon è enorme - ha dichiarato J.B. Straubel alla CNBC -. L’azienda sfrutta batterie di ogni tipo e per i più svariati usi, dai servizi web all’elettronica di consumo, fino alla crescente flotta logistica a zero emissioni”.

Al momento non si sa con esattezza quale sarà la quota destinata a Redwood Materials all’interno del fondo da 2 miliardi, ma non si tratta del primo investimento nella startup da parte di Jeff Bezos. A inizio 2020, infatti, l'azienda ha ricevuto 40 milioni di dollari da un gruppo di investitori guidato da Capricorn Investment Group e da Breakthrough Energy Ventures, di cui fanno parte anche il magnate a capo di Amazon e il fondatore di Microsoft Bill Gates.

Il legame con Tesla

Redwood Materials è legata a doppio filo anche con il costruttore di veicoli elettrici Tesla. Prima di creare la startup, J.B. Straubel è stato tra i fondatori della Casa di Palo Alto assieme a Elon Musk, Martin Eberhard e Marc Tarpenning. Ingegnere laureatosi a Stanford, Straubel ha svolto per 15 anni il ruolo di direttore tecnico di Tesla, oltre a essere a capo della prima Gigafactory, in Nevada.

Nel 2017 Straubel ha fondato la Redwood Materials a Carson City, a poche miglia di distanza dalla Gigafactory di Reno, con lo scopo di accoglierne gli scarti elettrici e trasformarli in materie prime, pronte ad essere reimmesse nel ciclo produttivo. Oltre alla partnership con Tesla, Redwood Materials collabora anche con Panasonic, che da sola fornisce all’azienda circa 20mila tonnellate di rifiuti elettrici da smaltire ogni anno.

Un settore chiave

“Negli ultimi anni le auto elettriche hanno vissuto un vero e proprio boom, che aumenterà ulteriormente in futuro. Oggi queste vetture sono, per la maggior parte, ancora in circolazione. Ma cosa succederà quando arriveranno a fine vita? Noi vogliamo farci trovare pronti a quella data” ha commentato Straubel, spiegando che il settore del riciclo in futuro potrebbe diventare più importante dello stesso mercato delle auto elettriche.

E le stime degli analisti gli danno ragione: secondo il portale, il comparto arriverà a valere 18 miliardi di dollari entro il 2030. Tanto da spingere anche i grandi costruttori europei a guardare con interesse in questa direzione. Volkswagen ha infatti annunciato il progetto di un sito per il recupero di batterie a Salzgitter, in Bassa Sassonia, mentre altre Case, come Bmw e Jaguar Land Rover, stanno perseguendo la strada della joint venture assieme ad aziende specializzate, per dare vita al consorzio Recovas.

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