Negli Stati Uniti, sempre più in difficoltà per l'emergenza sanitaria, Gm, Ford e Fiat Chrysler continuano a produrre mascherine e altri dispositivi di protezione anti-Covid, per adesso si è interrotto soltanto l'assemblaggio dei respiratori. Secondo la National Governors 'Association, la necessità di queste apparecchiature è meno significativa di quanto non fosse all'inizio della pandemia ma "siamo già pronti a far ripartire la produzione", ha affermato Jim Baumbick, vicepresidente per la gestione della linea di prodotti aziendali di Ford. L'impegno delle tre Big di Detroit nella battaglia è motivato da un quadro drammatico: secondo i Centri federali per il controllo e la prevenzione delle malattie, negli Usa i morti per Covid-19 potrebbero arrivare a 362mila entro il 2 gennaio 2021. Una crisi profonda che indica come le misure adottate fin qui dal governo non siano riuscite a mettere sotto controllo la diffusione del virus.
I numeri
Gm, Ford e Fiat Chrysler hanno cominciato a produrre sistemi sanitari nella primavera scorsa, quando le linee per i veicoli erano state fermate dal lockdown.
Ford ha appena dichiarato voler investire parte dei suoi ricavi nella produzione e distribuzione di 100 milioni di maschere in tessuto per il 2021. General Motors impiega ancora 120 dipendenti nella produzione di mascherine nella sua struttura di Warren, in Michigan. Fino al 15 ottobre scorso, ne sono state fatte 13 milioni, 9 milioni delle quali sono state donate principalmente a ospedali e scuole pubbliche. Fiat Chrysler ha donato oltre 400mila mascherine e 30mila schermi per il viso a Protect Native Elders, un'organizzazione no profit in sostegno dei nativi americani nelle riserve negli Stati Uniti.