Dopo aver lasciato la Formula 1 Nico Rosberg non sembra certo annoiarsi. L’ex-campione del mondo ha infatti iniziato a girare il mondo per provare le supercar più esclusive e poi caricare i relativi video sul suo canale YouTube (alcuni mesi fa abbiamo mostrato il suo test della Ferrari Monza SP1 a Maranello). Questa volta il pilota tedesco è volato in Croazia per guidare in anteprima il prototipo semi-definitivo della hypercar elettrica Rimac C_Two.
Vicina alla vettura definitiva
Quella di Rosberg alla sede della Rimac Automobili non è stata una visita fine a se stessa. Il campione è infatti uno dei 150 fortunati ad aver acquistato un esemplare della C_Two, la seconda hypercar elettrica realizzata dalla Casa croata (dopo la Concept One del 2013). Il pilota, invitato da Rimac per configurare la sua prossima vettura, ne ha approfittato per guidare su strada uno dei prototipi in più avanzato stato di sviluppo.
A detta del ceo e fondatore dell’azienda, Mate Rimac, l’esemplare guidato da Rosberg, ancora camuffato, corrisponde per il 95% all’auto definitiva. Secondo gli ingegneri, quindi, mancherebbe un 5% da mettere a punto nei prossimi sei mesi, prima della presentazione ufficiale dell’hypercar, attesa intorno a metà 2021 (con le prime consegne che inizieranno alla fine dell’anno).
Numeri impressionanti
I dettagli tecnici della C_Two sono già stati diffusi e sono degni di nota: l’auto sarà spinta da quattro unità elettriche, una per ciascuna ruota, per un totale di 1.914 cavalli, 2.300 newton metri di coppia, 412 chilometri orari di velocità massima e uno 0-100 in soli 1,85 secondi. La vettura sarà dotata di una monoscocca realizzata in fibra di carbonio, così come la carrozzeria e le portiere ad ali di gabbiano, mentre l’accumulatore – dalla capacità di 120 chilowatt ora – assicurerà un’autonomia di circa 550 chilometri.
Grande attenzione ai dettagli
Dal video possiamo apprezzare alcune caratteristiche degli interni, come le due manopole al centro della plancia, che integrano al loro interno un display e servono per selezionare le modalità di guida e regolare in maniera chirurgica la percentuale di coppia trasmessa a ciascun asse. Colpisce anche l'attenzione ai minimi dettagli da parte dell'azienda, con Mate Rimac che rivela a Rosberg di stare lavorando per "migliorare il rumore di chiusura delle portiere".
Nonostante il prototipo fosse in grado di erogare solo il 70% della sua reale potenza, a giudicare dalla faccia soddisfatta di Rosberg - e da quella piuttosto spaventata di Mate Rimac, che lo affiancava - l’auto sembra avere delle prestazioni impressionanti. Tanto da spingere il ceo dell’azienda a chiedere a Rosberg di frenare, ma “solo per avere un giudizio sul feeling dell’impianto, ovviamente”.