Tra le tante idee che passano per la testa di Elon Musk potrebbe – un giorno – esserci anche quella di fondere Tesla con un altro costruttore. Un’ipotesi che il ceo dell'azienda di auto elettriche non ha escluso durante una intervista al termine di una conferenza organizzata dal gruppo editoriale tedesco Axel Springer a Berlino.
Sollecitato da una domanda, il manager ha ipotizzato che la sua azienda – con un valore azionario di più di 500 miliardi di dollari, nettamente il più grande del settore delle quattro ruote - possa un giorno acquisirne un’altra, magari in difficoltà. “Ma – ha detto - non tenteremo mai una scalata ostile. Se qualcuno ci proponesse una fusione per il bene di entrambe le aziende potremmo parlarne”.
Sempre sola
Nel corso della sua breve storia, Tesla non ha mai fatto parte di un gruppo. In passato anche grandi nomi dell’automotive, come Daimler e Toyota hanno investito nell’azienda californiana in cambio di una fornitura di motori elettrici, ma entrambi i gruppi hanno venduto le proprie azioni rispettivamente nel 2014 e nel 2017.
Tesla si è impegnata in molte trattative negli ultimi anni, ma la maggior parte per l’acquisizione di tecnologia per la produzione delle sue elettriche.