Ultimo aggiornamento  01 giugno 2023 07:14

Mercato auto Italia, novembre di nuovo giù.

Angelo Berchicci ·

Dopo la lieve contrazione di ottobre, la situazione di emergenza causata dall’epidemia torna a colpire duramente il mercato automobilistico italiano. Secondo i dati forniti dal ministero dei Trasporti ed elaborati dall'Unrae (l’associazione dei costruttori esteri), a novembre le immatricolazioni sono diminuite dell’8,3% rispetto a un anno prima: le nuove targhe sono state 138.405, contro le 151mila del novembre 2019. Dall’inizio dell’anno la flessione raggiunge il 29%, per un totale di 515mila unità perse da gennaio.

I marchi

A novembre Fiat, primo costruttore in Italia, tiene immatricolando nel mese 21.342 vetture a fronte delle 21.776 del novembre precedente (-1,99%). Al secondo posto rimane  Volkswagen, che tuttavia non riesce a stare al passo dello scorso anno e perde il 15,49%. Al terzo posto risale Renault (+9,5%), seguita da Ford (-17%) e Peugeot (-1,7%). Bene Citroen (+8,28%), Jeep (+18%) e Suzuki (+53,24%), risultati negativi invece per Mercedes (-21,92%), Kia (-29,49%) e Hyundai (-43,52%).

I modelli

La preferita dagli italiani rimane la Fiat Panda, che continua a far registrare performance di vendita in crescita grazie alla versione mild hybrid. Lo scorso mese l’utilitaria ha targato 10.908 esemplari rispetto ai 10.629 di un anno prima. L’apprezzamento per la Panda, tra l’altro, è trasversale: la piccola torinese primeggia tra i privati, nelle vendite business, e nelle auto-immatricolazioni dei concessionari, mentre è il secondo modello preferito dai clienti di noleggio a lungo termine. Da segnalare anche l’ottima performance della full hybrid Toyota Yaris, che sale al secondo posto assoluto (era in quarta posizione a ottobre). Terza è la Lancia Ypsilon, seguita dalla Renault Captur e dalla Fiat 500.

I canali

L’analisi dei canali di mercato mette in mostra una grande differenza tra i settori economici. Gli acquisti dei privati crescono infatti del 12,2% (92.484 unità contro le 82.462 del 2019), ma non riescono a compensare la cattiva performance del settore business. In particolare, le immatricolazioni del noleggio sono crollate complessivamente del 19,4% (6.858 unità in meno), mentre le società hanno fatto registrare un -45,2%, con le auto-immatricolazioni dei concessionari crollate del 56%.

Le alimentazioni

Trend immutato a novembre per quanto riguarda le scelte degli italiani in fatto di alimentazioni. Continua la flessione delle motorizzazioni endotermiche, con il diesel che perde il 29%, mentre il calo delle immatricolazioni di auto a benzina sfiora il 38%. Esponenziale invece la crescita delle vetture elettriche e ibride, rispettivamente +330% e +220%. Queste ultime stanno raggiungendo volumi importanti: a novembre quasi 37mila unità, ossia soltanto un paio di migliaia in meno rispetto alle diesel (40.395). In netta flessione le auto a metano (-31%), bene le gpl (+14%). Tra le ibride, la parte del leone la fanno ormai le mild-hybrid: oltre 24mila unità a novembre. 

Le previsioni

Il centro di analisi Dataforce prevede una chiusura anno a 1.360.000 auto, circa 560mila in meno rispetto all’anno precedente. “Secondo le nostre stime – afferma Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia - a fine dicembre si dovrebbero raggiungere le 868mila nuove targhe per i privati (quota di mercato del 63,8%), 65mila immatricolazioni aziendali (4,8%), 206mila automobili di noleggio a lungo termine (market share del 15,1%) e 87mila unità al noleggio a breve termine.  La contrazione dei privati, nonostante gli incentivi, dovrebbe attestarsi a -20,7%”.

“Non possiamo non ricordare – dice Michele Crisci, presidente dell’Unrae – che gli incentivi estivi hanno rappresentato una boccata di ossigeno per costruttori e indotto industriale, ma soprattutto hanno prodotto un indubbio beneficio per l’ambiente: grazie a essi, secondo i dati resi noti da Invitalia, sono state rottamate più di 120mila vetture delle categorie fino a Euro 4”. “Auspichiamo – conclude Crisci – l’adozione di uguali misure nel 2021”.

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