La quinta generazione della Opel Astra cambia pelle a 360 gradi. La compatta tedesca, in vendita dai primi anni ’90, si prepara per la fine del 2021 a una trasformazione totale, figlia dell’ormai consolidato ingresso del marchio all’interno del gruppo francese Psa, dopo un passato nelle mani di General Motors. Ecco tutto quello che sappiamo sulla nuova Opel Astra.
Questione di stile
Partiamo dallo stile. L’Astra del 2021 verrà costruita sulla piattaforma Emp2 di Psa, un’architettura che ne varierà le proporzioni permettendo alle matite dei designer di Rüsselsheim guidati da Mark Adams di sbizzarrirsi con le novità. Le misure non dovrebbero tuttavia discostarsi troppo da quelle attuali: 4,37 metri di lunghezza, 1,80 di larghezza e 1,48 di altezza. Tra le architetture dovrebbe esserci la versione station wagon, al momento non confermata ma plausibile, visto che la quasi totalità delle concorrenti più dirette viene proposta anche in variante familiare.
Un assaggio di quel che sarà lo possiamo vedere sulla Mokka e, più indietro nel tempo, sulla concept car GT X Experimental: anche l’Astra avrà il “Vizor”, una fascia frontale che unisce proiettori, logo e nasconde diversi sensori per i sistemi di assistenza alla guida, donando una certa pulizia formale ai volumi della berlina. Seguendo il riuscito esperimento Mokka, l'auto dovrebbe essere proposta con colori accesi e tetto a contrasto, un’operazione che contribuirà a dare un nuovo pubblico all’Astra, più giovane e meno generalista.
Tecnologia di bordo
Così come gli esterni anche gli interni subiranno una rivoluzione totale. Tutto parte dal comparto tecnologico fortemente caratterizzato, come per il frontale, da una fascia che si estenderà per almeno metà della larghezza del cruscotto andando a inglobare schermo per la gestione del sistema infotelematico e display digitale per la strumentazione riconfigurabile. Crescerà inoltre l’offerta di sistemi di assistenza alla guida attualmente disponibili.
Propulsori anche ibridi
Tra le più importanti novità c’è l’offerta di nuovi propulsori, in buona o massima parte già presenti su numerosi e attuali modelli del gruppo Psa. La nuova piattaforma permetterà anche di seguire più approfonditamente la strada verso l’elettrificazione, un passo necessario per rispettare i limiti sulle emissioni di CO2 stabiliti dall’Unione Europea, evitando multe salate.
Oltre a benzina e diesel a tre o quattro cilindri con cambio manuale o automatico e potenze comprese tra i 100 e i 200 cavalli, la berlina tedesca verrà infatti offerta anche in versione ibrida plug-in, dove il propulsore termico, probabilmente il 1.6 a benzina, verrà abbinato a uno elettrico per una percorrenza a zero emissioni di circa 50-60 chilometri.
Segmento affollato
L’Opel Astra arriverà in un segmento attualmente già affollato e che sente la grande pressione di suv e crossover dalle proporzioni simili. La tedesca dovrà vedersela con la sua stessa cugina Peugeot 308 e con modelli come Seat Leon, Mazda 3, Toyota Corolla e Ford Focus senza dimenticare la temibile e incontrastata regina delle vendite Volkswagen Golf.