Ultimo aggiornamento  10 giugno 2023 15:44

Batterie: "Europa autosufficiente in 5 anni".

Redazione ·

L'Unione europea potrebbe produrre, entro il 2025, batterie sufficienti per alimentare la flotta - in rapida crescita - di veicoli elettrici, senza fare più affidamento sulle importazioni da altre aree del mondo. Lo sostiene il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic. "Sono fiducioso – ha detto il politico nativo di Bratislava alla Conferenza europea online sulle batterie - che entro il 2025 l'Unione sarà in grado di produrre abbastanza accumulatori da soddisfare le esigenze dell'industria automobilistica continentale e persino per esportarli”.

Settore in crescita

Lo sviluppo di una industria delle batterie per le elettriche rientra nell'ambito del piano europeo per un’Europa climaticamente neutra entro il 2050. Oggi, la Cina ospita circa l'80% della produzione mondiale di celle agli ioni di litio, ma la capacità dell'Europa è destinata ad espandersi rapidamente.

Sono 15 infatti le fabbriche attualmente in costruzione, tra cui gli stabilimenti della società svedese Northvolt in Svezia e Germania, l’impianto tedesco del produttore cinese di batterie Catl e il secondo polo produttivo dell'azienda sudcoreana SK Innovation in Ungheria.

Sefcovic ha detto che entro il 2025 le strutture europee nel loro complesso produrranno abbastanza energia da alimentare almeno 6 milioni di veicoli elettrici.

Investimenti significativi

Il settore della mobilità a zero emissioni è in piena espansione. Nonostante la pandemia di coronavirus abbia comportato un crollo complessivo delle vendite di auto, quelle di vetture a batteria o plug-in dovrebbe addirittura raddoppiare e raggiungere quest'anno – secondo l’organizzazione no profit Transport & Environment - il milione di unità.

Con la Commissione che prevede 13 milioni di veicoli a basse emissioni sulle strade europee entro il 2025, tuttavia, ulteriori sforzi saranno inevitabili. "Dobbiamo fare investimenti significativi nella creazione di una catena di approvvigionamento e di un mercato del lavoro europei completi per sostenere le fabbriche di batterie", ha dichiarato Jesper Wigardt, il capo della comunicazione di Northvolt.

Sefcovic ha risposto che il fondo stanziato dall’Europa per il recupero dal coronavirus da 750 miliardi di euro è uno "strumento già pronto" per sostenere i progetti anche in questo settore.

Il mese prossimo Bruxelles proporrà norme per l'impronta di carbonio delle batterie, mentre un'alleanza pubblico-privata nell’Unione mira a incrementare l'approvvigionamento da fonti interne delle materie prime necessarie per la produzione delle batterie.

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