Quasi 9 italiani su 10 si dicono pronti ad acquistare auto a basse o zero emissioni, a prezzi accessibili. È quanto emerge dallo studio “Vetture ibride ed elettriche, cosa ne pensate?”, condotta nel mese di novembre dalla società di ricerca Areté.
Le sicurezze
Tra le principali ragioni che spingono gli italiani ad acquistare una vettura "green" è sottolineata la volontà di "non inquinare", seguito dalla motivazione economica: risparmio sul carburante (indicato dal 33% del campione), l’utilizzo degli incentivi (13%), la possibilità di non pagare il bollo (5%), i bassi costi di manutenzione (5%) e il mancato pagamento del parcheggio sulle strisce blu (3%).
Solo il 32% conferma di aver guidato almeno una volta un’auto ibrida e il 23% è stato al volante di un’elettrica. Tra i punti di forza dell’esperienza su vetture elettrificate, gli intervistati indicano la silenziosità (segnalata dal 44%), la guida rilassata (27%) e i bassi consumi (17%).
Le incertezze
La diffidenza, invece, legata a queste tipologie di alimentazione è riscontrata sul prezzo e, per l’elettrico, alle incertezze sul tema batterie (tempi di carica, presenza colonnine e autonomia). Tuttavia, 2 italiani su 3 sono disposti a pagare fino al 10% in più rispetto ai veicoli tradizionali per avere una vettura ibrida o 100% a batteria.
Oltre il 50% degli italiani conosce poco o per nulla le caratteristiche dei motori full, mild e plug-in hybrid. Per questo motivo, 9 potenziali acquirenti su 10 ritengono il test drive di prova determinante per maturare la decisione di acquisto: per farlo sono pronti a recarsi in concessionaria (88%) o ad attendere presso il proprio domicilio (12%).
Altro capitolo riguarda le modalità di acquisto delle vetture elettriche: oltre la metà si dice pronto a richiedere un finanziamento, il 6% ad attivare un contratto di leasing e il 15% intende servirsi delle crescenti soluzioni offerte dalle società di noleggio.
“I dati", sottolinea Massimo Ghenzer, presidente di Areté, “evidenziano un mercato pronto alla svolta ibrido-elettrica, anche se la conoscenza delle varie tipologie di vetture ibride resta bassa. Per promuovere in modo efficace la loro diffusione nel nostro parco circolante sarà necessario rivedere e ampliare in modo sostanzioso le politiche di incentivo per questi veicoli”.