Ultimo aggiornamento  02 giugno 2023 06:27

Germania: incentivi all’elettrica fino al 2025.

Paolo Borgognone ·

La Germania vuole continuare la corsa verso l’elettrico. Il governo di Berlino intende sostenere l’industria automobilistica nazionale e, nello stesso tempo, difendere i livelli occupazionali anche in futuro. Sono stati i temi discussi in videoconferenza dalla cancelliera Angela Merkel con i massimi rappresentanti di tutti i gruppi dell’automotive, anche alla luce delle difficoltà portate dalla pandemia di coronavirus che sta colpendo il Paese in maniera “preoccupante”, come lei stessa ha dichiarato.

Sul tavolo innanzitutto 1 miliardo di euro che il governo federale metterà a disposizione per continuare gli incentivi alle elettrificate, per ora previsti in esaurimento alla fine del 2021. La nuova proposta prevede che per le ibride le sovvenzioni statali (mediamente 4.500 euro) proseguano ma solo fino alla fine del 2022. Per le elettriche pure, invece, il benefit di 6mila euro (ma c’è anche chi come il ministro dell’economia Peter Altmaier vorrebbe ampliarlo) durerà fino al 2025. Anche alcuni responsabili dei governi regionali – guidati dal presidente della Baviera Markus Soder – hanno lanciato un appello per la prosecuzione della politica di incentivi.

Obiettivo lontano

A preoccupare la cancelleria di Berlino i risultati di una ricerca della società di consulenza Deloitte che ha evidenziato come – senza ulteriori incentivi – sarà impossibile centrare l’obiettivo di  avere dieci milioni di auto elettriche in circolazione entro il 2030. Secondo le proiezioni degli esperti, la flotta complessiva a batteria si fermerebbe per quella data a 8,5 milioni.

Benefici per l’industria nazionale

A sostegno della richiesta di prosecuzione delle sovvenzioni vengono citati i dati di vendita, con i veicoli elettrificati che – nonostante il rallentamento del mercato – hanno toccato il 18% del venduto nazionale nell’ultimo trimestre.

Da gennaio a fine ottobre 2020, l'Ufficio federale competente per il controllo delle erogazioni ha ricevuto circa 318.700 domande di finanziamento, di cui quasi 194.900 per auto 100% a batteria. E a trarne vantaggio è soprattutto l’industria nazionale. Secondo i calcoli riportati dal quotidiano Die Welt, il 46% di tutte le domande riguarda i veicoli dei marchi Volkswagen, Audi, Mercedes-Benz, Smart e Bmw.

Tra i costruttori stranieri, a beneficiare degli incentivi sarebbe stata soprattutto Renault: il 12% di tutte le domande ricevute riguarderebbero l'acquisto di auto del marchio francese.

Nelle ultime settimane sono state attivate anche delle ulteriori facilitazioni per il leasing: ora basta affittare un’auto (ovviamente a basse o zero emissioni) per due anni – contro i tre precedentemente previsti – per ottenere uno sconto massimo (pagato dal governo) sul canone.

Nuovo volto alle fabbriche

Tra le trasformazioni più importanti attualmente in atto in  Germania c’è anche quella degli impianti industriali. Volkswagen sta intervenendo su alcuni siti – tra cui Emden e Hannover - ammodernandoli per costruire esclusivamente veicoli elettrici.

Bmw e Mercedes stanno studiando come adottare una strategia altrettanto flessibile. Il nuovo impianto che Tesla sta ultimando appena fuori Berlino sarà – alla luce delle previste espansioni - uno dei quattro più grandi del settore nel Paese.

"Cloud" federale

La visione del futuro per l'automotive in Germania include anche la nascita della "Data Space Mobility", una sorta di "cloud" federale in cui dovranno essere raggruppati i dati dei veicoli connessi. La loro condivisione è vista come un prerequisito importante per lo sviluppo della guida autonoma, ma ha pure lo scopo di consentire di armonizzare al meglio tutti i servizi di mobilità intermodale moderni che colleghino meglio autobus, treni e automobili.

La nascita del database è ritenuta fondamentale anche per le questioni che riguardano la sicurezza. A questo scopo alcune delle società che si occupano dei processi di omologazione – come per esempio Dekra – hanno chiesto che venga sancito per legge l’obbligo di rendere pubblici tutti i risultati delle ricerche e degli studi in proposito.

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