Opel rivede le motorizzazioni della sua ammiraglia di quasi cinque metri di lunghezza Insignia, sostituendo il precedente propulsore diesel 1.6 litri con il più efficiente e leggero (-50 chili) tre cilindri 1.5 da 122 cavalli (lo stesso montato su Astra), al quale si affianca un benzina 2.0 litri da 174 o 200 cavalli. Entrambi sono abbinati al cambio automatico a 8 rapporti e dispongono (come optional) delle quattro ruote motrici.
Consumi giù
Il costruttore tedesco dichiara di aver ridotto i consumi medi di carburante della gamma Insignia fino al 18% e di voler contenere le emissioni di C02 tra i 100 e i 108 grammi per chilometro a seconda del tipo di alimentazione (che non comprenderà versioni a batteria).
Consumi che si alzano, evidentemente, per la variante “spinta” GSI da 230 cavalli con sterzo, sospensioni e sedili sportivi, freni Brembo, cerchi da 20 pollici, pneumatici Michelin abbinati.
Tecnologie su
L’Insignia è stata aggiornata anche dal punto di vista degli equipaggiamenti. I nuovi fari “Intellilux Led Pixel” sono formati da 84 segmenti in grado di adattare il fascio luminoso in base alle situazione e al contesto visivo. Una novità tecnica che ha permesso di disegnare la fanaleria anteriore con forme più sottili.
Una telecamera posteriore controlla a 180 gradi fino a 20 metri di distanza e aiuta nelle manovre di retromarcia trasmettendo le immagini sul display da 8 pollici per la navigazione e l’infotainment.
Le principali indicazioni vengono replicate direttamente sul parabrezza, riempito di filamenti che si scaldano per consentire lo sbrinamento rapido del vetro. La vettura è equipaggiata con sistemi di assistenza al top della gamma come la frenata d’emergenza e il cruise control adattivo.
Gli interni - come da tradizione Opel - sono votati al comfort, grazie soprattutto ai comodi sedili riscaldabili con funzione massaggiante. I prezzi partono da 34.500 euro.