Nonostante la crisi innescata dal coronavirus, Porsche continua a far registrare performance finanziarie degne di nota. Nei primi tre trimestri dell’anno il costruttore tedesco ha ottenuto un risultato operativo di 2 miliardi di euro e ricavi per 19,4 miliardi, portando così i suoi margini di profitto al 10,4%.
Fondamentali 911 e Taycan
Numeri interessanti (per quanto il risultato operativo sia diminuito del 28% rispetto allo scorso anno) se si pensa al contesto di mercato in tempi di coronavirus, a cui hanno contribuito in particolare due modelli: la best-seller della Casa di Stoccarda - la sportiva 911 - e la berlina elettrica Taycan. Da gennaio sono stati consegnati 25.400 unità di 911 tra cabrio e coupé, mentre la Taycan, introdotta a settembre 2019, ha visto oltre 11mila esemplari venduti nei primi 9 mesi del 2020.
La ripresa del mercato cinese
Dall’inizio dell’anno Porsche ha venduto 191.547 auto a livello globale, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Fondamentale nel contenere le perdite è stato il mercato cinese, che dopo il lockdown di gennaio e febbraio 2020 è andato incontro a una rapida ripresa. Con 62.823 veicoli consegnati, il paese asiatico vale da solo un terzo di tutte le vendite globali di Porsche.
Le prospettive future
L’obiettivo della Casa tedesca è quello di riportare quanto prima i margini di profitto al 15%. “A causa degli effetti della pandemia, si tratterebbe di una previsione irrealistica per il 2020”, ha detto Lutz Meschke, il responsabile finanziario del consiglio di amministrazione Porsche, che ha aggiunto: “Grazie alla nostra strategia di lungo termine, tuttavia, siamo fiduciosi di chiudere il 2020 con margini a doppia cifra”.