Ultimo aggiornamento  08 giugno 2023 06:24

Lancia Fulvia HF Competizione, una storia all'asta.

Linda Capecci ·

E' un prototipo dalla storia unica la Lancia Fulvia HF Competizione del 1970 disegnata da Tom Tjaarda. Totalmente restaurata nel 2014 il suo valore stimato è fra le 140mila e le 180mila sterline, ovvero fra 154mila e 200mila euro. Messa all'asta alla RM Sotheby's non è stata ancora aggiudicata.

Sogni infranti

Come raccontato nella descrizione del lotto, questo spettacolare prototipo ha una storia speciale: è stato creato per convincere i dirigenti Ford ad acquistare Lancia. Un "piano" ideato da Alessandro de Tomaso, titolare della Ghia, che voleva spingere il leggendario Lee Iacocca, allora a capo di Ford, ad acquisire il marchio italiano e trasformarlo nella nuova Ferrari. Un sogno infranto.

Realizzata nel 1969 dalla Ghia di Torino su disegno di Tom Tjaarda, sebbene si trattasse di una show car, il progetto teneva conto sia di un'eventuale produzione in piccola serie che di un impiego agonistico, tanto che si pensava di farla competere alla 24 Ore di Le Mans. 

L'alettone posteriore retraibile

La vettura, presentata al pubblico ai Motor Show di Ginevra e Torino nel 1969, presenta un profilo a cuneo elegante e una serie di dettagli sportivi: una presa d'aria sul cofano e un ampio alettone posteriore retrattile. De Tomaso e Tjaarda volevano che la macchina attirasse l'attenzione in pista. Per questo, il telaio modificato del prototipo è stato dotato di un motore V4 da 1.600 centimetri cubici. Altre modifiche includono due semiassi oscillanti indipendenti, un serbatoio del gas in alluminio per mantenere basso il peso, uno del carburante a sgancio rapido, roll-bar e finestre in plexiglass.

Tag

asta  · Ghia  · RM Sotheby’s  · 

Ti potrebbe interessare

· di Massimo Tiberi

Dopo anni di dominio nel mondiale Rally, il marchio italiano conquista il titolo nel 1983 ancora una volta con una trazione posteriore. Oggi un esemplare vale anche 250mila euro

· di Angelo Berchicci

Era la versione dell'Augusta prodotta in Francia per via dei dazi doganali. Un esemplare del 1934 andrà all'asta il 3 dicembre. Quotazioni ancora accessibili nonostante l'età